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Non finirà mai…i medici hanno vinto!

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Puglia. Ordine dei Medici contrari alla bozza sui nuovi protocolli infermieristici per il 118
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Introduzione di Giuseppe Papagni 

Riceviamo e pubblichiamo un interessante contributo editoriale di Luca Sinibaldi, che esprime tutta l’amarezza per quanto succede nella comunità sanitaria alla luce degli accordi governativi con la componente sindacale dei medici. Accordo raggiunto ieri a Palazzo Chigi, e ripreso da quotidiano sanità con un titolo roboante:

“La nostra protesta ha vinto. Il Governo ha finalmente riconosciuto che il medico è il motore del sistema salute. Ora via alla road map per rilanciare ruolo, carriere e governance”. Intervista a Costantino Troise

 

 

Gentile redazione di Nurse Times,

I medici italiani ce l’hanno fatta….tutti gli altri no!

www.quotidianosanita.it

Nei commenti a un post su un social che riproduceva l’articolo di cui sopra…commenti di infermieri… ho notato questo più che velato sconcerto, per il fatto che dopo tanto discutere tra proposte, commi, contestazioni di affermazioni di Atto Medico e prese di posizione solidali con medici sanzionati dal proprio ordine, alla fine il ministero e il governo, nella persona del ministro per la semplificazione e la PA, si è accordato con i medici in separata sede, un po’ come quando Merkel e Holland, su certe questioni economiche, fanno da se lasciando indietro quelli che evidentemente, in modo aleatorio, definiscono partners europei. Questi i commenti:
“E noi? Quando toccherà a noi?”
“invece i professionisti del comparto non li considera nessuno???? soliti poteri della lobby dei medici”

“e ai cittadini utenti del SSN non ci pensa mai il governo che taglia i servizi, quelli da tagliare, e va bene, ma anche quelli che gli servono per fare cassa? nessuno paga il dazio fra i non pochi sperperatori del patrimonio materiale e professionale presente nel ssn?”

E qui di seguito aggiungo la mia considerazione:

Non finirà mai. Sono intrecciati con i poteri forti, i medici. Loro sono i prescrittori unici in Italia.

Avete idea di cosa vuol dire? Ve lo spiego? Basta una parola: business farmaceutico!

Noi e le altre professioni sanitarie siamo al servizio di questo business. I medici lo stesso ma su un versante più diretto….vanno guidati al marketing, perciò li si sostiene e circuisce, se ne mantiene l’apparato verticista. Pensate alle case farmaceutiche estere, a quanto affare fanno qui in Italia, attraverso le prescrizioni dei medici.

Noi infermieri? Chi siamo per loro? Nessuno, non esistiamo nemmeno nei loro pensieri…

E i cittadini? Il mercato! E quindi…vedrete che alla fine la sperequazione di trattamento culturale ed economico tra le professioni sanitarie non mediche e i medici non si ridurrà affatto, anzi….aumenterà!

Ne abbiamo oggi, con questo passo, con questa sorta di messa in scena tra sindacati, tutti di categoria medica che ricattano il governo con l’arma dello sciopero e la sua accondiscendenza, la prova provata!

Per mesi sono andate avanti le discussioni con la “cabina di regia” sorretta dal Prof. Proia, allo scopo di scorciare le distanze culturali e un domani economiche tra i vari attori della Sanità pubblica, dando origine ad un circolo virtuoso che portasse finalmente a rendere i professionisti del SSN autori di un programma sanitario organico e multidisciplinare.

E dopo mesi in cui sono apparsi chiari proclami restauratori in seno alle compagini mediche (vedi proposta di legge d’Incecco sull’Atto Medico, le prese di posizione della Presidente Chersevani, la ostinatezza della Senatrice Silvestro nel voler condurre in porto quel mutante, il famigerato comma 566 attraverso il quale far passare le competenze avanzate a costo zero nel testo della finanziaria e far contento il suo governo) eccoci alla soluzione del problema: i medici avranno il loro sostegno economico per i contratti, le stabilizzazioni, l’incremento didattico, tutti gli altri….le briciole che cadranno dal tavolo, inzuccherate ben ben dalla propaganda.

Perché, in quel parlamento, alla camera, in senato….girano e girano i lobbisti. Chi sono? Rappresentanti dei poteri forti: banche, assicurazioni, case farmaceutiche. Senatori e Deputati vengono avvicinati anzi, si conoscono con quel tizio (magari da anni, a seconda di quanto l’Onorevole bazzica corridoi e transatlantici), che rappresenta gli interessi di uno o più gruppi. Voti e benefits assicurati per intere compagini del partito oppure…ostruzionismo da parte di certi affiliati nelle commissioni. Fantapolitica? Mah…Noi infermieri siamo piuttosto al di fuori di tutto questo. E MENO MALE! L’unico traghetto disponibile per tale mercimonio è stato rappresentato da quel breve ma reiterato conflitto di interessi messo in atto dalla ex presidente della Federazione, Senatrice Silvestro.
Mentre a 56 anni soffro del “demansionamento”, della scottante realtà alla quale nonostante tutto non riesco ancora ad abituarmi, cioè di essere stato tradito in pieno nelle mie aspettative, del fatto che ogni giorno assisto piuttosto inerme all’ingiustizia di cittadini mal curati dal SSN, riscopro una dote nascosta e tutt’altro che dichiarata nella stragrande maggioranza di noi Infermieri: siamo puri!

Se di questa purezza, talune compagini infermieristiche che oggi spingono per risollevare le nostre sorti, sapranno fare virtù…forse qualcosa cambierà, non solo per noi ma in seno a tutta la società italiana!

Luca Sinibaldi

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