Il presidente dell’Ordine partenopeo, Ciro Carbone, parla di immobilismo e silenzio assordante.
Dopo l’ennesima aggressione al 118, l’ennesimo ferimento di un’infermiera (trauma ed escoriazioni all’arcata sopraccigliare) e il grave rischio per un cittadino in codice rosso a bordo del mezzo di soccorso, il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli, Ciro Carbone, ha dichiarato:
“Si lavora nel terrore e i cittadini rischiano seriamente la vita. Alla collega la nostra più sentita e fattiva solidarietà. Alle istituzioni locali il nostro profondo biasimo per l’immobilismo dimostrato e il silenzio assordante dei provvedimenti presi”.
Quindi un’amara considerazione:
“Anche denunciare, dovere civico di ogni cittadino, a maggior ragione di un ente pubblico qual è l’Ordine degli infermieri, può non valere niente a Napoli. Noi abbiamo denunciato, abbiamo proposto interventi per iscritto, abbiamo fatto incontri con autorità politiche e del Governo sul territorio, abbiamo sollecitato forze dell’ordine. Ma niente si muove. Sembra che non interessi a nessuno tutelare chi lavora e rischia la vita per assicurare il diritto alla salute. Nel giorno che celebra la Giornata internazionale dell’infermiere (12 maggio scorso ndr), a Napoli si esalta il diritto all’aggressione”.
Lascia un commento