Sfasciata una porta nel primo caso. Trauma cranico per una guardia giurata nel secondo.
La domenica nera della sanità partenopea. A Napoli sono due le aggressioni in strutture sanitarie registrate nel giro di poche ore. All’ospedale pediatrico Santobono, il papà di una bambina ricoverata ha dato in escandescenze e ha sfasciato una porta a calci e pugni, insultando il personale medico-sanitario. Vicenda simile al Loreto Mare: un paziente ubriaco, trasportato al nosocomio dal 118, ha sferrato un pugno contro una guardia giurata.
Ma andiamo con ordine. Al Santobono, nella notte tra sabato e domenica, il padre di una bambina di 6 anni attendeva insieme alla moglie il proprio turno di visita al Pronto soccorso. Dopo poco ha cominciato a insultare i medici e gli infermieri presenti. Non solo: ha distrutto a pugni e calci una porta del nosocomio, spaventando i bambini presenti. Si trattava di un codice bianco. È stato necessario l’intervento della security per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente. Ma il personale è stato costretto “a barricarsi dentro l’ospedale, rallentando così le attività assistenziali – fa sapere l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate -, con l’uomo che ha minacciato di prendere una pistola per ammazzare i sanitari che hanno allertato la polizia”. Sul posto sono intervenuti gli uomini del commissariato dell’Arenella, ripristinando l’ordine nel presidio. L’uomo è stato poi identificato e multato. La struttura ospedaliera fa sapere che “l’Azienda denuncerà per danneggiamento dei beni l’aggressore “.
Altro ospedale, altra aggressione. Al Loreto Mare un paziente ubriaco, trasportato dal 118, dopo essersi ripreso, ha sferrato un pugno a una guardia giurata, inveendo poi contro i medici e gli infermieri. Poco dopo l’uomo ha aggredito una seconda guardia con calci e pugni. Il vigilante è dovuto ricorrere alle cure dei medici per un trauma cranico: prognosi di 7 giorni. L’aggressore è un uomo di origini siciliane. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per le indagini di routine.
Redazione Nurse Times
Fonte: Cronache di Napoli
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