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Morbegno (Sondrio), ospedale di comunità al via con l’arrivo di infermieri dal Perù

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Morbegno (Sondrio), ospedale di comunità al via con l'arrivo di infermieri dal Perù
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Entro fine luglio la nuova struttura da 15 posti letto, inaugurata oltre un anno fa, sarà attivo nel Pot di Morbegno. A sbloccare la situazione di stallo, dovuta alla difficoltà di reclutare personale, una convenzione tra Asst Valtellina e Alto Lario e una cooperativa peruviana che si osccupa di reperire infermieri.

L’ospedale di comunità del Presidio ospedaliero territoriale di Morbegno (Sondrio) è stato inaugurato oltre un anno fa, ma il servizio è rimasto inattivo per la mancanza di personale, in particolare di infermieri. Uno stallo creata dai numerosi bandi andati a vuoto, perché incapaci di suscitare l’interesse di professionisti in Italia o addirittura in Europa.

Per questo si è deciso di guardare al Sud America, e in particolare al Perù. Soluzione, questa, che entro fine luglio permetterà di attivare a Morbegno il nuovo reparto da 15 posti letto, destinati a chi ha superato la fase acuta della malattia, ma è ancora bisognoso di assistenza. A sbloccare la situazione è stata la convenzione sottoscritta fra Asst Valtellina e Alto Lario e una cooperativa peruviana che si occupa di reperire gli infermieri e trovare loro un alloggio, che presteranno servizio assistenziale nella struttura dopo la fase di ambientamento.

Il nuovo reparto del Pot si occuperà di assistenza leggera e media: un’estensione delle cure subacute, dove si curano pazienti con patologie a bassa/media complessità, come le riacutizzazioni di patologie croniche, che normalmente andrebbero a occupare un reparto per acuti. Con questa soluzione, che comporta costi inferiori, si sgravano quindi le altre strutture di Morbegno, più libere di svolgere attività più costose e impegnative sul piano della diagnosi e delle terapie.

“A questo punto è tutto pronto – conferma Lorenzo Grillo Della Berta, direttore del distretto sociosanitario di Morbegno -. C’è la convenzione con la cooperativa peruviana che già lavora nel Varesotto, nella Asst Sette laghi, e che mette a disposizione nove infermieri. A metà giugno arrivano i primi infermieri sudamericani certificati, che prenderanno servizio inizialmente in affiancamento agli infermieri che operano nei subacuti e, dopo un congruo periodo, che potrebbe essere di 15-20 giorni, trasferiremo i nostri infermieri storici sull’ospedale di comunità per mantenere i nuovi sui subacuti”.

E ancora: “È sempre più difficile reperire personale e stiamo lavorando da tempo, prendendo contatti con questa cooperativa. Abbiamo superato una serie di passaggi burocratici, si sono dovuti riconvertire i titoli, ma ora il segnale è che si sta andando avanti”.

All’ospedale di comunità di Morbegno sarà impiegato anche personale oss, per il quale il discorso è differente. “Per gli oss c’è una nostra graduatoria interna, e il personale sarà chiamato non appena questa si aprirà”, precisa Grillo Della Berta.

“Aspettavamo il servizio da tempo – commenta Alberto Gavazzi, sindaco di Morbegno -. Prendiamo atto della conclamata difficoltà di trovare personale specializzato nella sanità pubblica, derivante da lontane scelte, poco oculate. Adesso siamo tutti in attesa dell’attivazione definitiva”.

Di positivo, insomma, c’è che finalmente diventerà operativo uno spazio strutturalmente pronto da tempo. Deve però far riflettere il fatto che ancora una volta si deve attingere personale lontano dall’Italia, dove la professione infermieristica vive una crisi di attrattività sempre più evidente.

Redazione Nurse Times

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