I manichini high-tech sono stati acquistati da una ditta americana specializzata e, all’apparenza, sembrano fatti di carne e ossa.
Cinque sale ultratecnologiche saranno rese disponibili per gli iscritti ai corsi di laurea della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Modena. Al Policlinico gli studenti di Infermieristica, Ostetricia e Medicina potranno apprendere le principali tecniche utilizzando una serie di manichini robotici.
Nel nuovo Centro di formazione avanzata e simulazione medica della FASiM sono state infatti ricreate cinque sale in grado di simulare qualsiasi situazione ordinaria o straordinaria. In questo modo, i futuri professionisti sanitari, non si faranno cogliere impreparati davanti a un’emergenza ospedaliera. Gli studenti potranno impratichirsi intorno ai letti tra pazienti robotici da intubare o ai quali inserire un sondino naso-gastrico o praticare manovre rianimatorie quali il massaggio cardiaco.
In una sala dedicata è stata riprodotta una sala parto, con un robot in fase di travaglio pronto a “espellere” un finto neonato. Nel locale accanto è presente invece un “paziente” col quale fare pratica nel suturare ferite. Tutti i manichini high-tech sono stati acquistati da una ditta americana specializzata e, all’apparenza, sembrano fatti di carne e ossa, considerata l’incredibile precisione anatomica con cui sono stati realizzati. Attraverso un microfono sono addirittura in grado di parlare con le persone presenti nell’aula.
Il centro è stato realizzato grazie a una donazione milionaria effettuata dalla Fondazione Cassa di risparmio di Carpi.
I docenti universitari avranno pertanto la possibilità di insegnare ai futuri professionisti tutto ciò che riterranno necessario in maniera semplice, utilizzando perfette riproduzioni di un corpo umano. I manichini, dotati di tutti gli organi interni funzionanti, andranno revisionati e aggiornati ogni due anni. Gli studenti potranno provare le procedure senza recare alcun potenziale pericolo per i pazienti. Tutto ciò permetterà di salvaguardare la qualità, offrendo in futuro un servizio migliore ai pazienti.
Ieri, durante l’inaugurazione, è stato possibile assistere a tutte le procedure tipiche di una Emergency Room. Le sale sono dotate di tutte le tecnologie, come telecamere, monitor cardiaci per tenere sotto controllo le funzioni vitali. Saranno presenti tutte le strumentazioni necessarie per salvare la vita di un paziente.
I docenti seguono gli studenti da una cabina di regia e, attraverso un microfono e un software dedicato, simulano le risposte che un paziente potrebbe fornire in determinate situazioni cliniche. Pertanto lo studente viene messo alla prova in numerosi casi che possono presentarsi in pronto soccorso o in un reparto di degenza.
Rossana Reggiani, ostetrica del centro, illustra così la sala parto computerizzata: «La sala di ostetricia permette alle ragazze di imparare la pratica prima di mettere le mani sulle donne che partoriscono. Il realismo è altissimo perché le bambole sono di ultima generazione e si può dunque mostrare cosa accade veramente durante il parto».
Simone Gussoni
Fonte: Gazzetta di Modena
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