Al question time al Senato presentato da Barbara Guidolin (M5S) in riferimento al riconoscimento, in quanto a funzioni e a gravosità delle mansioni dell’Oss il Ministro del Lavoro risponde “si tratta di una professionalità che svolge, nell’ambito delle proprie competenze, importanti attività di assistenza, cura e prevenzione. Peraltro, a seguito dell’approvazione di un emendamento al decreto legge Sostegni bis, è stato riconosciuto l’inserimento della professione degli Oss nel ruolo socio-sanitario”.
“Non vi è dubbio che occorre procedere ad un aggiornamento della classificazione delle occupazioni gravose, al fine di considerare le specificità delle condizioni attuali di vita e di lavoro e garantire maggiore equità nel sistema dei benefici pensionistici.
Non tutte le mansioni gravose e usuranti sono infatti oggi adeguatamente riconosciute e tutelate.
Per questo ho ritenuto prioritario attivare la commissione tecnica incaricata di studiare la gravosità delle occupazioni, istituita lo scorso novembre”.
Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando continua:
“Gli onorevoli interroganti pongono il tema della revisione della classificazione e specificazione delle categorie lavorative ‘gravose’ ai sensi del decreto interministeriale del 5 febbraio 2018, con particolare riferimento al riconoscimento, in quanto a funzioni e a gravosità delle mansioni, dell’operatore socio-sanitario (Oss)”.
Si tratta di una professionalità “che svolge, nell’ambito delle proprie competenze, importanti attività di assistenza, cura e prevenzione. Peraltro, a seguito dell’approvazione di un emendamento da parte della Camera in sede di conversione del decreto legge Sostegni bis, è stato riconosciuto l’inserimento della professione degli Oss nel ruolo socio-sanitario”, conclude il Ministro.
Dopo il grande risultato ottenuto dalla compagine politica che ha favorito l’inserimento degli Oss nel ruolo sanitario un altro importante risultato si avvicina.
Il Governo italiano ha già da tempo riconosciuto la professione infermieristica come lavoro gravoso ma non usurante.
Redazione Nurse Times
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