Il “Civico” di Palermo sarà il primo ospedale a sperimentare la proposta del ministro Grillo. In seguito ai quotidiani episodi di aggressioni a medici ed infermieri, i militari dell’Esercito italiano faranno il loro esordio nelle corsie.
L’ospedale siciliano sarà dunque l’apripista e servirà come punto di riferimento per il progetto riguardante la sicurezza negli ospedali.
Picchiati, aggrediti, in alcuni casi feriti anche con oggetti. Senza contare minacce e insulti. “Siamo come soldati al fronte, lasciati soli a combattere una guerra dove siamo noi stessi vittime insieme ai pazienti”, denunciava qualche giorno l’Anaao Assomed, associazione medici e dirigenti del Servizio sanitario nazionale.
“Le ripetute e gravissime aggressioni nei pronto soccorso e negli ospedali ai danni del personale sanitario non possono avere alcuna spiegazione e giustificazione. I fatti anche di queste ore confermano l’assoluta necessità di un intervento legislativo.
Ho chiesto di presentare in Cdm un disegno di legge a tutela dei dipendenti del Ssn, con presidi di Forze dell’Ordine nelle strutture”.
“Il provvedimento – aggiunge la Grillo – prevede anche l’inasprimento delle sanzioni penali nei casi di aggressioni al personale Tra le altre misure propongo anche l’istituzione di un Osservatorio anti-violenze e una campagna di comunicazione e di informazione per i cittadini sul ruolo degli operatori sanitari”.
Il consiglio dei Minostei esaminerà venerdì 10 agosto la proposta che potrebbe portare militari e polizia nei nosocomi. Alla luce delle recenti aggressioni al personale sanitario, sono state già individuate tre strutture in cui il progetto partirà: il Civico di Palermo, il Vittorio Emanuele di Catania e il Cardarelli di Napoli.
Simone Gussoni
Fonte: palermotoday
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