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Milano, Santa Rosa da Lima festeggiata dagli infermieri peruviani

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Milano, Santa Rosa da Lima festeggiata dagli infermieri peruviani
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L’associazione Enfermeros Perù Santa Rosa ha celebrato con una Santa Messa solenne la ricorrenza della santa patrona.

Il 30 agosto 2018 si è svolta presso Chiesa di San Donato Vescovo e Martire di San Donato Milanese la Santa Messa di commemorazione della Santa Patrona degli infermieri peruviani, Santa Rosa da Lima (1586- 1617) e del Beato Alfredo Ildefonso Schuster (1880- 1954), beatificato il 12 maggio 1996 (data che coincide con la giornata internazionale dell’infermiere).

Secondo la liturgia tridentina, infatti, il 30 agosto è la giornata in cui in Perù si festeggia Santa Rosa, al secolo Isabella Flores de Oliva, soprannominata Rosa, mistica peruviana canonizzata nel 1672 da Clemente X e divenuta “patrona delle Americhe, del Perù, delle Filippine e delle Indie Occidentali” per l’intensa attività di carità e assistenza elargita nei confronti dei bisognosi e degli emarginati della sua città, soprattutto di origine indio. Scelse di diventare una terziaria domenicana avendo come modello Santa Caterina da Siena, dottore della Chiesa e Patrona d’Italia e compatrona d’Europa, che lei definiva “sorella e madre”.

Anche quest’anno il gruppo Enfermeros Perù Santa Rosa, attivo e presente nella realtà milanese dal 1991, si è fatto promotore della ricorrenza animando la Santa Messa nonché organizzando, a seguire, una cena di gala. Alla funzione era presente la dott.ssa Gisella Echeandìa Fiestas, vice-console del Consolato Generale del Perù a Milano, oltre agli infermieri membri dell’associazione e alla comunità locale, in accoglienza reciproca e pieno spirito di cattolicità della Chiesa.

Alla cena di gala è intervenuto il Console Augusto Ernesto Salamanca Castro, a sottolineare l’importanza di questa festa nazionale per tutta la popolazione peruviana, particolarmente sentita e celebrata dagli enfermeros. L’Italia, tra l’altro, è il paese che accoglie una delle comunità peruviane più numerose all’estero e l’associazione, nata inizialmente come sodalizio d’intento religioso, è un punto di riferimento per tutti i colleghi infermieri già presenti in Italia o che intendono trasferirsi. Sono oltre 600 gli infermieri peruviani regolarmente iscritti all’Albo dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano – Lodi – Monza Brianza.

Il gruppo Enfermeros Perù Santa Rosa è guidato dalla Presidente Hilda Ramos Coria che, a proposito della partecipazione all’evento da parte di colleghi provenienti non solo dalla Lombardia ma anche da Firenze, dal Piemonte, Veneto e Lazio, afferma: “È un modo per diffondere l’internazionalità della professione; rappresentiamo una professione sanitaria che umanizza la scienza della salute. L’intesa, il calore umano, l’affettività sono la nostra quotidianità e sono insostituibili.”

L’associazione Enfermeros Perù Santa Rosa si è formata con i seguenti obiettivi istituzionali:

  • contribuire alla crescita professionale dell’infermiere: considerando le scienze infermieristiche come patrimonio mondiale, i membri sono chiamati a sviluppare un linguaggio universale secondo una comunità di intenti, ribadendo il principio fondamentale della salute come diritto fondamentale di ogni individuo, da perseguire sia nel campo clinico e assistenziale, sia in quello organizzativo- gestionale e formativo;
  • partecipare attivamente al contesto sanitario italiano, nel quale la professione infermieristica presenta aspetti molto diversi da quelli noti alla maggioranza degli operatori peruviani (…);
  • condividere l’ampio bagaglio formativo e culturale che ha consentito fin dal primo momento un fattivo inserimento nei luoghi in cui gli iscritti hanno svolto la loro attività (…);
  • motivare i giovani di seconda e terza generazione ad affrontare il corso di Laurea in Infermieristica (…);
  • stimolare il continuo aggiornamento professionale, favorendo l’integrazione delle diverse iniziative intese a migliorare l’orientamento del sistema formativo e assistenziale;
  • rilevare i criteri seguiti in diversi contesti non soltanto ispanici, riconoscendo la comunicazione orale e telematica come una esigenza fondamentale a tutti i livelli dell’attività clinico- assistenziale, con un approccio relazionale di tipo interdisciplinare.

L’evento, ricco di connotazioni culturali, è stato per tutti i presenti un’opportunità di arricchimento culturale, condivisione e vicinanza professionale.

Daiana Campani

 

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