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Milano, riceve un rene da donatore anonimo: è salvo

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Milano, riceve un rene da donatore anonimo: è salvo
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La moglie del ricevente: “Per me è una gioia, donerò a mia volta come gesto di gratitudine”. In Italia sono pochissimi i casi di trapianto da donatore “samaritano” di rene

Un gesto rarissimo e quasi scioccante per l’altruismo e la generosità che denota: donare un organo del proprio corpo in anonimato, forse per salvare un perfetto sconosciuto. Si è compiuto a Milano, dove lo scorso martedì gli agenti, alla guida di una Lamborghini fiammante della Polizia, hanno consegnato il contenitore dal preziosissimo contenuto ai medici chirurghi del Policlinico: il rene di un donatore “samaritano” (vengono chiamate così le persone che scelgono di donare sotto l’anonimato).

L’organo, preso in consegna dal direttore dell’Unità operativa Trapianti di rene dell’Irccs Mariano Ferraresso, è stato subito trapiantato nel corpo di un 40enne, affetto da insufficienza renale cronica; che ora è salvo. Lo specialista ha così spiegato a TGCOM24: “Il trapianto da donatore vivente, di cui la donazione samaritana è un caso particolare, rappresenta oggi una valida possibilità terapeutica all’insufficienza renale cronica. Diversi studi scientifici hanno dimostrato una migliore sopravvivenza del rene trapiantato da donatore vivente rispetto a quello proveniente da donatore cadavere. Un ulteriore vantaggio è quello di offrire la possibilità di ridurre o addirittura evitare la dialisi, che influenza in maniera negativa sia la sopravvivenza dei pazienti sia la durata dei reni trapiantati”.

Come sottolineano dal policlinico di via sforza, la prima donazione di rene samaritana in Italia è avvenuta tre anni fa, ovvero nell’aprile del 2015. Ne sono poi seguite un’altra nel luglio 2016 e ben tre nel 2017 fino a arrivare a quella in questione, il primo caso del 2018. Quindi il sesto caso in Italia dal 2015.

Queste le parole della moglie del paziente, che non gli ha potuto donare il suo organo per una questione di incompatibilità: Per me è una gioia immensa, donerò a mia volta come gesto di gratitudine”.

Alessio Biondino

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