Tragedia, nella notte, alla residenza per anziani Casa dei Coniugi di Milano. Il sindaco Sala: “Bilancio pesantissimo”.
E’ di sei morti (cinque donne e un uomo), due feriti gravi e 81 persone portate in 15 ospedali di Milano e dell’hinterland l’ultimo bilancio dell’incendio scoppiato questa notte, verso l’1:20, in una camera al primo piano della residenza per anziani Casa dei Coniugi di Milano, raggiungendo anche ilsecondo piano. Si tratta di persone intossicate, nessuno con ustioni.
Parte degli ospiti sono stati portati in un’altra ala, dove sono in corso le attività. Due delle donne sono morte carbonizzate, mentre a causa delle esalazioni di fumo sono decedute tre donne e un uomo. Al momento i vigili del fuoco escludono una matrice dolosa. Sul posto sono arrivati quattro mezzi di soccorso avanzato, uno di coordinamento e 11 ambulanze, alcune delle quali hanno fatto la spola dagli ospedali.
La Casa dei Coniugi è una residenza sanitaria assistenziale con 210 posti letto (al momento erano 167 quelli occupati) situata in via dei Cinquecento, nella zona Sud del capoluogo lombardo. Appartiene al Comune di Milano ed è gestita dalla cooperativa Proges, che controlla 300 strutture in 11 regioni. Trova spazio in un edificio di tre piani del 1920 ed è stata adibita a casa di riposto nel 1955. Accoglie anziani con vari livelli di non autosufficienza, che non hanno bisogno di prestazioni ospedaliere. E’ suddivisa in 12 nuclei, di cui due dedicati a malati di Alzheimer.
Il sindaco Sala: “Bilancio pesantissimo”
Il sindaco Giuseppe Sala, arrivato sul posto per un sopralluogo insieme all’assessore alla Sicurezza, Marco Granelli, ha spiegato che in considerazione delle condizioni degli ospiti della struttura si è dovuto portarli fuori “quasi uno a uno, a braccia”, aggiungendo: “In questi casi viene da dire che poteva andare peggio, ma sei morti sono un bilancio pesantissimo”.
Le fiamme si sono sviluppate “con tutta evidenza” in una sola camera, occupata da due donne che sono rimaste carbonizzate, ha spiegato Sala. Le altre quattro vittime sono state causate dalle esalazioni, che “sono altrettanto micidiali”. Adesso “si sta lavorando per ricollocare velocemente altre persone, che molto spesso non sono autosufficienti”. E si sta cercando posto nelle altre strutture del gestore, “perché ricordo che questa è una struttura del Comune, ma data in gestione ai privati da tanti anni”.
I vigili del fuoco: “Situazione complicata da gestire”
“Siamo intervenuti con quattro squadre, che si sono trovate davanti una situazione complicata da gestire. Il corridoio era invaso dal fumo e delle fiamme che fuoriuscivano da una stanza in particolare – ha spiegato il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Milano, Nicola Miceli -. Da una lato ci siamo concentrati sullo spegnimento delle fiamme, dall’altro abbiamo cercato di portare in salvo il maggior numero di persone possibile. Un contesto reso complicato dalla mancanza di visibilità per il fumo e per il fatto che parliamo di ospiti in parte non deambulanti”.
I testimoni: “Abbiamo visto l’inferno”
“Io stanotte ho visto l’inferno intorno alla Rsa, ma la Protezione civile è stata splendida”. E’ quanto racconta a Repubblica la signora Lucia, che dalle sue finestre ha visto intervenire ambulanze, vigili del fuoco e Protezione civile. “Del fumo ci siamo accorti dopo l’arrivo dei vigili del fuoco – aggiunge Lucia -. Abbiamo visto dalle finestre gli anziani proteggersi il viso con stracci bagnati. Poi sono stati fatti uscire, chi su una carrozzina, chi con il deambulatore, ma in gran parte sembravano calmi”.
Agli anziani sono stati messi un braccialetto e una coperta termica. Quindi sono stati incolonnati sul marciapiede e fatti salire a bordo di autobus dell’Azienda Trasporti, che li hanno portati in altre strutture, mentre le ambulanze portavano in ospedale chi aveva bisogno di cure.
Redazione Nurse Times
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