Provvidenziale l’intervento di infermieri e altri operatori, che hanno subito spento le fiamme.
E’ stato un paziente a innescare l’incendio di alcuni giorni fa all’ospedale San Leopoldo Mandic di Merate (Lecco). Lo ha fatto fumando una sigaretta durante il ricovero in una stanza del reparto di Pneumologia. Il suo letto ha poi preso fuoco a causa della cenere incandescente caduta su coperte e lenzuola.
Per sua fortuna l’intervento degli infermieri e di altri operatori è stato tempestivo: appena scattato il sistema di allarme, sono accorsi sul posto e hanno spento il rogo. “Gli operatori sanitari sono stati bravissimi: hanno reagito in fretta e messo in sicurezza tutti i pazienti”, ha commentato Paolo Favini, direttore generale dell’Asst Lecco.
Ora il paziente che ha appiccato l’incendio rischia una denuncia e di dover pagare i danni. In tutto l’ospedale, infatti, è assolutamente vietate fumare. Nel caso specifico, inoltre, c’è l’aggravante del ricovero in Pneumologia per problemi respiratori: motivo in più per non accendersi una sigaretta.
Oltre al paziente responsabile dell’accaduto, sono stati evacuati il suo compagno di stanza e una dozzina di degenti del reparto. Un’operazione resa necessaria dal timore che le fiamme si propagassero ulteriormente a causa dell’ossigeno altamente infiammabile utilizzato per alcune terapie, come la ventilazione assistita tramite Cpap, il caschetto che ha permesso di salvare la vita a molte persone malate di Covid.
A mettere in sicurezza tutto il piano e a bonificare l’intera area dal fumo hanno provveduto i vigili del fuoco volontari del distaccamento cittadino e del comando provinciale del Nucleo Nbcr, intervenuti nel giro di pochi minuti. Una volta cessata l’emergenza, i pazienti sono tornati nelle loro stanze.
Redazione Nurse Times
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