La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche già da sabato 16 maggio sta interloquendo con il ministro dell’Università Gaetano Manfredi per un approfondimento del decreto 82 del 14 maggio 2020 con cui, in deroga alla normativa attuale sull’accreditamento iniziale e periodico dei corsi di studio in Infermieristica.
Il ministro ha ridotto per i prossimi due anni accademici, da 5 a 3 unità il numero di docenti previsto per l’accreditamento iniziale e periodico dei corsi, e il numero minino di docenti a tempo indeterminato da 3 a 1 unità. Per compensare la riduzione di docenti universitari gli atenei individuano almeno 2 medici ospedalieri da indicare come personale medico di riferimento coinvolto per ogni corso di laurea in infermieristica.
Il ministro ha garantito alla presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli la presa in carico del problema e in queste ore si sta studiando un decreto di rettifica al precedente.
Oltre che con il MIUR il confronto è aperto sulla questione anche con Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca.
Il settore infermieristico si interessa dell’attività scientifica, didattico-formativa e dell’attività assistenziale a esso collegata e non può essere assimilato a discipline mediche.
Per di più attualmente i corsi di studio in Infermieristica hanno un elevato numero di docenti infermieri in possesso di laurea magistrale, dottorato di ricerca e abilitazione scientifica nazionale che non giustificano i contenuti del decreto 82.
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