Montevarchi, 25 settembre 2023 – Una sentenza della Corte dei Conti ha condannato un medico che era in servizio presso l’ospedale Santa Maria della Gruccia a Montevarchi per negligenza medica, causando un danno erariale significativo e una tragedia per una paziente.
Secondo quanto riportato, il medico non aveva preso in considerazione adeguatamente l’esame istologico e le opzioni di chemioterapia e radioterapia per il trattamento di una paziente affetta da una grave patologia.
La vicenda risale al 2007. La paziente fu sottoposta a un intervento demolitivo estremamente invasivo, una gastrectomia totale, che comportò la rimozione dell’intero stomaco, della milza, di parte del pancreas e di parte del fegato. Tuttavia, secondo i giudici della Corte dei Conti, la diagnosi avrebbe dovuto suggerire un trattamento conservativo che avrebbe offerto maggiori possibilità di sopravvivenza.
La sentenza ha stabilito un risarcimento massimo di 923mila euro, ritenendo “del tutto inspiegabile, secondo i normali parametri della razionalità, la ragione per la quale il medico non abbia inteso prendere visione del referto dell’esame istologico che doveva indirizzare la scelta terapeutica”.
Inoltre, la Corte dei Conti ha affermato che la paziente è deceduta a causa della scelta terapeutica operata dal medico, sottolineando che con un trattamento diverso sarebbero state congrue possibilità di sopravvivenza a cinque anni, mentre con l’intervento chirurgico scelto, è deceduta entro sei mesi.
La sentenza ha un impatto significativo sia in termini di responsabilità professionale che di danno finanziario per il medico, che è stato condannato a risarcire quasi un milione di euro alla Asl Toscana Sud Est. Questo caso sottolinea l’importanza di una valutazione medica accurata e del rispetto delle procedure diagnostiche e terapeutiche appropriate per garantire la migliore cura possibile per i pazienti.
Redazione NurseTimes
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