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Medico aggredito al Policlinico di Milano: il figlio di una paziente gli rompe il femore

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Medico aggredito al Policlinico di Milano: il figlio di una paziente gli rompe il femore
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L’aggressore, un 56enne invalido civile con precedenti per reati contro la persona, era andato a trovare la madre 90enne, che lui stesso aveva portato in ospedale dopo un lungo viaggio dalla Sicilia. Ha perso le staffe durante una discussione col malcapitato medico, atterrandolo con un pugno, per poi saltargli sopra e spezzargli il femore della gamba destra in tre punti. Una vicenda a dir poco grottesca.

Nuovo episodio di violenza contro un operatore sanitario. Il direttore medico di presidio del Policlinico di Milano è stato brutalmente aggredito da un 56enne, figlio di una donna ricoverata nella struttura, originario della provincia di Catania, ma residente a Villasanta (Monza e Brianza). L’uomo, invalido civile al 100%, è in cura al Centro psicosociale di Monza per disturbi del comportamento.

Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressore sarebbe andato a trovare la madre e avrebbe dato in escandescenze durante una discussione col giovane medico, 32 anni. La situazione è degenerata al punto che l’uomo ha atterrato il medico con un pugno, per poi saltargli sopra, spezzandogli il femore della gamba destra in tre punti.

Si tratta dell’ultimo capitolo di una vicenda dai controni grotteschi, iniziata qualche giorno fa in Sicilia. lì la madre 90enne dell’aggressore era ricoverata in una Rsa. Il 56enne, che ha precedenti di polizia per reati contro la persona, è andato a prenderla alcuni giorni fa. Un passaggio da chiarire, questo, visto che l’anziana sarebbe affidata ad alcuni parenti o a un amministratore di sostegno.

A ogni modo il figlio carica in macchina la donna e con lei risale l’intera penisola, traghetto incluso. Un viaggio infinito, con le temperature proibitive delle ultime ondate di calore. Finalmente arrivano a Milano: l’anziana signora è provata, disidratata, si sente male. Così il figlio la porta al Policlinico, dove la donna viene ricoverata lunedì 17 luglio in un reparto di medicina ad alta intensità di cura.

I medici riscontrano anche un grave decadimento cognitivo. Mercoledì pomeriggio, durante l’orario di visita, il figlio si presenta in ospedale. Vuole portare via la madre e pretende che sia dimessa. Ne nasce una discussione col personale del reparto e direttore medico di presidio prova a spiegare all’uomo che non può essere accontentato.

“Era un semplice colloquio informativo – racconta il direttore generale del Policlinico, Ezio Belleri -. Il medico stava cercando di spiegare le ragioni per le quali la paziente era ricoverata: una serie di passaggi molto tranquilli, di carattere non clinico, ma più amministrativo. Inspiegabilmente questa persona ha avuto una reazione spropositata, al di là di ogni possibile previsione, cogliendo di sorpresa anche gli infermieri e gli altri medici presenti. C’era una quantità importante di persone, che poi sono intervenute per bloccare l’aggressore, che altrimenti avrebbe probabilmente proseguito”.

Dopo l’aggressione i colleghi del malcapitato medico hanno chiamato il 112. In ospedale sono arrivati i militari del Radiomobile, che hanno calmato l’aggressore e avviato le procedure per il Tso, che però, a valle delle valutazioni del personale medico, non è stato eseguito.

“Sono stato preallertato dai carabinieri nel pomeriggio di mercoledì – rende noto Luca Ornago, sindaco di Villasanta, dove risiede il 56enne -. Poi, però, nel corso della giornata mi hanno riferito che non era necessaria la mia firma. Così sono andato a letto tranquillo e non ho firmato il trattamento sanitario obbligatorio”.

I carabinieri hanno avvisato il pm di turno ed è stata richiesta l’applicazione urgente di una misura cautelare o di sicurezza. Nel frattempo è scattata anche la denuncia per lesioni personali aggravate. Il medico, che mercoledì sera è stato operato dai suoi colleghi per ridurre le fratture, ha ricevuto una prognosi di 45 giorni.

Ha anche ricevuto una chiamata dall’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, che era a Roma per incontrare il ministro della Salute, Orazio Schillaci, “al quale ribadirò la necessità di garantire sicurezza al nostro personale sanitario negli ospedali, dove nessuno vuole essere preso in carico da un medico che ha l’ansia di essere aggredito”, ha detto. Per poi aggiungere: “Quello che è accaduto al Policlinico è intollerabile. Farò di tutto affinché questi episodi non si ripetano mai più”.

Redazione Nurse Times

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