A Varese, un medico di base di 43 anni è stato arrestato e posto ai domiciliari in seguito all’accusa di abusi sessuali su una paziente incinta. Questo non è il primo episodio segnalato contro il professionista, poiché nel marzo 2022 una donna aveva presentato una denuncia per un caso simile.
L’incidente più recente risale a circa un mese fa, quando la paziente incinta aveva fissato una visita per ottenere un certificato di malattia.
Durante l’esame, il medico avrebbe chiesto alla donna di rimanere da sola nella sala, affermando che la figlia di 8 anni non poteva entrare perché non indossava una mascherina.
Ciò che è iniziato come una visita di routine si è trasformato in un atto di violenza, con il medico toccando in modo inappropriato la paziente nelle zone intime. La vittima ha cercato di resistere, ma il medico, cercando di normalizzare la situazione, l’avrebbe persino fotografata con il telefono prima che lasciasse lo studio.
Le autorità hanno successivamente scoperto nel computer e nel telefono sequestrati una cartella intitolata “nudità” contenente 2.852 foto, di cui 52 raffiguravano pazienti all’interno del suo studio medico.
Questo non è il primo caso contro il medico. Nel marzo 2022, una donna aveva denunciato un episodio simile. Lui si era difeso affermando che la paziente era una “squilibrata psichica”, ma l’esito della consulenza medico-legale era sfavorevole.
La vittima dell’ultimo episodio ha raccontato di essere stata tranquillizzata dal medico con la promessa di giorni di malattia aggiuntivi e accusata di essere “palesemente attratta da lui”. Dopo l’incidente, ha chiamato immediatamente il compagno e ha deciso di denunciare il medico.
Ora, con l’arresto del medico, la giustizia dovrà valutare le prove e assicurare che venga fatta giustizia per le vittime di questi atti riprovevoli.
Redazione NurseTimes
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