La bozza del protocollo d’intesa è stata trasmessa ai sindacati. Ampio spazio agli accordi regionali.
La bozza del protocollo d’intesa tra ministero della Salute, Regioni e commissario per l’emergenza sul coinvolgimento dei medici di medicina generale nella campagna di vaccinazione anti-Covid è all’esame dei sindacati, che ora dovranno inviare le loro osservazioni in modo che possa emergere il testo definitivo e si possa sottoscrivere l’intesa.
Il testo prevede che siano gli accordi regionali in primis a stabilire la tipologia di vaccino e la platea da sottoporre a vaccinazione da parte dei medici di base. Inoltre prevede che l’approvvigionamento dei vaccini sia garantito dalla struttura del commissario per l’emergenza, in modo che non si ripetano le carenze registrate durante la vaccinazione per l’antinfluenzale.
Per dceterminare il compenso dei medici si utilizzerà la tariffa di 6,16 euro a somministrazione, a cui si potrà aggiungere un altro 50% negli accordi regionali, arrivando così a 10 euro. Le risorse, che il Governo sta già cercando di quantificare, saranno a carico del Fondo sanitario nazionale.
I medici dovranno poi garantire l’aggiornamento dell’anagrafe vaccinale e per questo i sistemi informatici saranno integrati con quelli da loro abitualmente utilizzati. In base a quanto stabilito dagli accordi regionali, potranno somministrare i vaccini negli studi, se adeguatamente attrezzati, in strutture messe a disposizioni dalle Asl o a domicilio del paziente.
Redazione Nurse Times
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