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Mantova, infermiera in pensione torna al lavoro gratis: “Sento il bisogno di dare ancora qualcosa”

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Mantova, salva paziente dal suicidio: infermiere preso a testate.
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Mentre il bando promosso dall’Asst per assumere nuovo personale va deserto, la 65enne Marina Spinardi, a riposo da due mesi, ricomincia come volontaria. Si occuperà soprattutto di pazienti fragili all’ospedale Carlo Poma, dove ha già prestato servizio per ben 43 anni.

Marina Spinardi, 65 anni, di San Benedetto Po (Mantova), è un’infermiera in pensione che ha prestato servizio all’ospedale Carlo Poma di Mantova per ben 43 anni, una trentina dei quali trascorsi nel reparto di Dermatologia. Ma il legame col suo lavoro è ancora molto forte, tanto che ha chiesto di poter continuare a svolgerlo gratuitamente, sei ore al giorno e per un anno ancora.

Anche perché di infermieri, sul territorio provinciale, c’è un disperato bisogno, come dimostra l’allarme recentemente lanciato da Opi Mantova: “Nella nostra provincia mancano almeno 100 infermieri”. Un allarme al quale l’Asst Mantova ha risposto con l’emissione di un bando per reclutare nuovo personale attraverso le cooperative. Peccato che nessuno si sia presentato, a conferma di quanto la professione infermieristica stia diventando poco attrattiva.

Non per Marina, però, che a quella professione ha dedicato la vita. “Il mio lavoro mi è sempre piaciuto – racconta alla Gazzetta di Mantova -, e quindi mi sento di farlo ancora per un po’. Attualmente in reparto ci sono alcune assenze per malattia, e il problema della carenza di infermieri è ormai cronico un po’ in tutta Italia. Sono andata in pensione a metà dicembre, quindi mi sono già riposata quasi due mesi. So che mi prenderanno per matta, ma sento il bisogno di dare ancora qualcosa al mio ospedale”.

Che lo faccia per pura passione lo dimostra il fatto che non percepirà alcuno stipendio, ma solo un rimborso spese, garantito dal Rotary Club Andes di Virgilio e Curtatone, che ha deciso di sostenere l’infermiera subito dopo averne appreso la vicenda. E così Marina, con il benestare dell’Asst, tornerà da volontaria al Carlo Poma. Per occuparsi soprattutto dei pazienti più fragili, campo in cui si è specializzata dopo aver lavorato anche in Pneumologia e in Dialisi.

Redazione Nurse Times

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