La Revolution CT della GE è un dispositivo in grado di effettuare un esame total body in un secondo o una Tac al cuore nel tempo di un battito cardiaco.
La Fondazione Giglio di Cefalù ha avviato l’attività di cardio-radiologia con l’installazione della Revolution CT della GE, dispositivo in grado di effettuare un esame total body in un secondo o una Tac al cuore nel tempo di un battito cardiaco. “È la tecnologia più performante che esiste – ha detto il presidente della Fondazione, Giovanni Albano –, unica in Sicilia, che porta il Giglio di Cefalù a candidarsi come centro di riferimento per le patologie cardiache. Portiamo a termine un altro investimento con il duplice obiettivo di implementare la ricerca e qualificare l’offerta sanitaria nelle malattie cardiovascolari”.
La nuova Tac sarà presentata venerdì 18 settembre, in occasione di un convegno che si terrà al Giglio di Cefalù. Oltre a una scansione cardiaca in un battito del cuore, la Revolution CT consente di avere una copertura anatomica di 16 centimentri, che insieme alla rapidità di scansione della macchina dà ai medici l’opportunità di cogliere immagini intere in altissima definizione di organi come cervello, cuore, fegato o pancreas nel tempo di una singola rotazione da 0,28 secondi, con risultati clinici di qualità equiparabile a quella di visualizzazioni al microscopio.
“Alla rapidità di scansione e all’eccellente qualità delle immagini – ha aggiunto Tommaso Bartolotta, responsabile dell’Unità operativa di Diagnostica per immagini – la Tac abbina una drastica riduzione della dose di radiazione. In ambito cardiologico l’esame consente di valutare le coronarie in pazienti anche con potenziali infarti. È molto utile al fine della prevenzione”. La macchina offre anche una capacità di studio in 4D per ogni distretto anatomico.
La Fondazione Giglio si avvarrà per l’avvio di questo nuovo servizio di Gianluca Pontone, specialista in cardiologia e radiodiagnostica, direttore del Dipartimento di Imaging cardiovascolare del Centro cardiologico Monzino di Milano. Il paziente si troverà dinanzi a un’equipe multidisciplinare composta da radiologi e cardiologi.
“Negli ultimi anni la cardio Tac è diventata il test di primo livello nei pazienti con sospetta malattia coronarica – ha detto Pontone –. Può sostituire le più comuni pratiche diagnostiche in cardiologia. Può essere effettuata con la Revolution CT, anche in pazienti con irregolarità di ritmo cardiaco a cui precedentemente era controindicata. Questa Tac ha inoltre la grande capacità di identificare l’arteriosclerosi subcritica, patologia che impatta prognosticamene sui pazienti non individuabile con alcun altro tipo di test, come quello da sforzo o similare”.
“La cardio Tac – ha concluso Tommaso Cipolla, responsabile dell’Unità operativa di Cardiologia – pone le basi per una rivoluzione nella cardiologia del futuro. La macchina offre livelli di sicurezza incomparabili rispetto al passato. Ci offre, infine, la possibilità di acquisire informazioni sia anatomiche che funzionali, sia sullo stato anatomico dell’albero coronarico che sulla sua funzionalità, ovvero sulla presenza di aree ischemiche”.
Redazione Nurse Times
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