“L’infermiere è una bella persona, che si prende cura di te, spesso non gli diamo l’importanza che diamo al medico, ma è l’infermiere è colui che viene quando tu lo chiami, hai paura e sei solo in ospedale; quindi credo che sia una figura che andrebbe valorizzata ancora di più”, sono le parole dello scrittore e conduttore radiofonico italiano Luca Bianchini, conosciuto ultimamente dal pubblico per il suo libro “Io che amo solo te”.
“In passato – continua Bianchini – ho avuto a che fare con gli infermieri e li considero persone speciali, fanno degli orari difficili, si sacrificano, sanno essere cattivi ma anche buoni, sono particolari, sono anche stoici e convivono quotidianamente con il dolore che non è una cosa semplice, per cui sono veramente grato a tutte quelle persone che fanno questo lavoro e credo che meriterebbero molto di più”.
Secondo lo scrittore la laurea per gli infermieri è fondamentale perché da prestigio, sicuramente il titolo accademico gioverebbe perché così tutti sarebbero legittimati a pretendere un po’ di più.
Concludendo l’intervista, Bianchini lascia questo saluto agli infermieri italiani: “continuate a fare il vostro lavoro, e continuate a farlo bene, cercate di farvi sentire al di fuori della vostra professione. Credo sia l’unica cosa che si può consigliare a tutti, in qualche modo il valore dell’infermiere verrà fuori. Infermieri, siete dei fighi per me, e quindi lo dirò appena potrò”.
Savino Petruzzelli
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