Home NT News Lo Sme cancella la figura dell’aiutante di sanità: il Co.Ce.R. non ci sta
NT News

Lo Sme cancella la figura dell’aiutante di sanità: il Co.Ce.R. non ci sta

Condividi
Lo Sme cancella la figura dell’aiutante di sanità: il Co.Ce.R. non ci sta
Condividi

Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di una problematica sollevata dal Consiglio Centrale di Rappresentanza Militare.

In data 14 settembre 2018 lo Stato Maggiore dell’Esercito ha pubblicato la Circolare n. 6003, “Specializzazioni, incarichi principali e posizioni organiche dei graduati e dei militari di truppa (ex Circ. O/Grd/Tr)”, che abroga l’incarico di aiutante di sanità, facendolo confluire nell’incarico di operatore informatico, senza prevedere un adeguato transitorio.

L’aiutante di sanità, equiparato all’infermiere generico con D.M. del 12 dicembre 1990, è una figura storica (i cui albori si trovano nel Regio Decreto del 17 novembre 1932), che coadiuva il sottufficiale infermiere e l’ufficiale medico nelle attività medico-sanitarie: rileva parametri vitali, compila documenti a carattere clinico, supporta l’infermiere nelle attività addestrative (ad esempio, poligoni ed esercitazioni) e cliniche basiche (prelievi e vaccini), trasporta materiale biologico, si prende cura dei degenti, sterilizza, effettua lo scadenziario farmaci, verifica le scadenze delle idoneità periodiche e delle profilassi vaccinali.

L’operatore informatico, di fatto, non è una figura che sopperisce alle mansioni dell’aiutante di sanità. Di qui l’esposizione dell’amministrazione a contenzioso, in quanto, per sopperire alle esigenze di forza armata, il suddetto personale è attualmente impiegato nella precedente mansione di aiutante di sanità, nonostante la cogente abrogazione.

Tale personale A.Sa. viola ciò che sancisce l’art. 12, comma 1 della Legge n. 3 dell’11 gennaio 2018 (“Esercizio abusivo di una professione”), incorrendo nella previsione dell’art. 348 del codice penale: “Chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 10.000 a euro 50.000”.

Redazione Nurse Times

ALLEGATO 1: Delibera n. 26 del Consiglio Centrale Sezione Esercito

ALLEGATO 2: Documento approvato dal Consiglio Intermedio di Rappresentanza (31/10/2018)

 

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Manovra sanità, De Palma (Nursing Up): "Non vogliamo pensare che agli infermieri arrivino solo le briciole"
NT News

Rinnovo Contratto Sanità 2022-2024, Nursing Up: “Non firmare? Per noi una scelta di coerenza e coraggio”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del sindacato Nursing Up. Il sindacato...

NT NewsO.S.S.RegionaliVeneto

Gettonisti: fenomeno in crescita anche tra gli oss

Dopo il boom di medici e infermieri a gettone, esploso in particolare...

Taranto, 94enne diabetica lasciata in attesa per 14 ore al Pronto soccorso
NT NewsPugliaRegionali

Taranto, paziente psichiatrico cade da una balaustra dell’ospedale e muore: indagati die medici e due infermieri

Due medici e due infermieri dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto risultano indagati...