Il referendum ha sancito l’abrogazione dell’Emendamento 8. Il premier Varadkar: “Una legge entro fine anno”.
Non è servito nemmeno aspettare lo spoglio per sapere come è andata a finire. Gli exit-poll avevano spianato la strada a chi combatteva per alleggerire le norme sull’aborto vietato in Irlanda: quasi il 70% degli irlandesi è a favore dell’abrogazione dell’Emendamento 8 (la campagna “Repeal the 8”). Si apre così la possibilità di una legge sull’aborto. Che arriverà entro la fine dell’anno, dice ora il premier Leo Varadkar, poche ore dopo che gli antiabortisti hanno ammesso la sconfitta.
John McGuirk, portavoce del gruppo “Save the 8th”, ha riconosciuto la vittoria degli avversari e ha attaccato: “I bambini non ancora nati non hanno più il riconoscimento del diritto alla vita da parte dello Stato. Presto verrà approvata una legge che permetterà di uccidere i bambini nel nostro paese”. Così, invece, Varadkar: “È stato il culmine di una rivoluzione tranquilla, che si è sviluppata in Irlanda negli ultimi 10 o 20 anni”.
Lo spoglio ha confermato le anticipazioni degli exit-poll su un ampio successo del SÌ al referendum sull’aborto in Irlanda. Il referendum chiedeva l’abolizione dell’ottavo emendamento della costituzione irlandese, che sancisce “pari diritto alla vita” per la madre e il feto. La sua revoca renderà possibile la revisione sulla legge per l’aborto, che in Irlanda è possibile solo in caso di pericolo di vita per la madre. McGuirk ha detto che si batterà per influenzare la legge che dovrà essere approvata.
Fonte: www.repubblica.it
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