Per l’ex infermiera dell’ospedale di Lugo di Romagna deciso il massimo della pena. Gli scatti fotografici che la ritraevano accanto al cadavere di una paziente a giudizio del consiglio direttivo avevano “screditato l’intera categoria degli infermieri”.
RAVENNA – E’ stata radiata dall’albo degli infermieri: il massimo della pena è stata comminata dal Collegio Ipasvi di Ravenna nei confronti di Daniela Poggiali, l’infermiera 44enne (adesso ex), balzata agli onori della cronache, per le foto che la ritraevano di fianco al cadavere di una paziente.
Proprio quegli scatti, era l’accusa del Collegio Ipasvi, hanno “screditato l’intera categoria“: smorfie e sorrisi che hanno fatto il giro d’Italia, finendo su tutti i giornali e nei servizi televisivi. Come riportato dall’edizione on line del quotidiano “Il Resto del Carlino”, nella serata di martedì il consiglio direttivo dell’Ipasvi di Ravenna (assistito dagli avvocati Valentina Fussi e Mauro Brighi), dopo aver convocato la Poggiali, ha emesso la sentenza: pena massima e radiazione dall’albo.
Decisione che prescinde dal processo per l’omicidio col potassio di un’altra donna (Rosa Calderoni deceduta l’8 aprile del 2014 a poche ore dal ricovero all’ospedale ‘Umberto I’ di Lugo di Romagna) nel quale la Poggiali è stata assolta in appello dopo la condanna all’ergastolo in primo grado.
Subito dopo la sentenza di assoluzione e la scarcerazione, proprio la Poggiali aveva dichiarato di voler tornare a fare l’infermiera: probabilmente non immaginava di andare incontro alla radiazione da parte del suo Collegio di appartenenza.
Salvatore Petrarolo
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