La leggenda che le responsabilità di qualsiasi azione svolta dagli operatori socio sanitari ricada interamente sugli infermieri viene raccontata da tempi immemori agli studenti di infermieristica e dei corsi Oss. Nonostante le numerose sentenze che hanno più volte ribadito il contrario, i docenti che formano tali professionisti continuano a dichiarare falsità, per imprecisati motivi che possono però essere facilmente immaginati.
Condividiamo di seguito il pensiero del collega Matteo Giuseppe Incaviglia, segretario dell’Associazione Avvocatura di Diritto Infermieristico.
UNA FAVOLA RACCONTATA MIGLIAIA DI VOLTE FINISCE PER DIVENTARE UNA VERTA’, DEL RESTO QUALCUNO CREDE A BABBO NATALE…
FAVOLE O IDIOZIE ???
La favola raccontata migliaia di volte, ai corsi OSS, al Corso di laurea in Infermieristica e continuamente nelle corsie ospedaliere, per non parlare dei continui commenti sui social è quella secondo la quale l’infermiere è responsabile sempre dell’operato degli Operatori Socio Sanitari…
Una favoletta artatamente raccontata, spesso in mala fede, ma anche per ignorantia leges, per indottrinare gli Infermieri a fare tutto,
Gli stessi OSS, a loro volta anch’essi indottrinati, sono convinti che l’Infermiere debba camminare costantemente al loro fianco: una marcatura ad uomo si direbbe in gergo calcistico…
Una favola a cui, però, molti credono…
La verità è che:
La responsabilità penale è personale (art. 27 Cost.) e in ambito civilistico “chiunque abbia cagionato un danno ingiusto lo deve risarcire” (art. 2043 C.C.).
Non può rispondere penalmente l’infermiere per i reati commessi dall’OSS; l’OSS non è un deficiente cioè non è incapace di intendere e volere.
L’infermiere non paga il risarcimento al paziente per quanto cagionato dall’OSS perché l’OSS non è un minore o un interdetto.
L’ OSS è un dipendente retribuito perché collocato, come l’infermiere, in un sistema assistenziale previsto dalla legge e dal contratto e che svolge un’attività precipuamente determinata dalla legge e dal contratto e non per delega.
Il principio del neminem laedere postula, quindi, che è l’OSS che risponderà delle proprie azioni e non certo l’infermiere.
Ci auguriamo che questo breve excursus giuridico possa aprire gli occhi a molti professionisti infermieri ed oss e ad altrettanti studenti dei rispettivi corsi di studio.
Lascia un commento