I professionisti del movimento Siamo tutti Ippocrate invocano l’intervento del presidente della Repubblica per salvare il Sistema sanitario nazionale.
Ben 700 medici di dodici regioni hanno firmato una lettera promossa dal movimento Siamo tutti Ippocrate in cui chiedono al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un “aiuto affinché si riorganizzino, con risorse, capacità e indipendenza, le sanità regionali e soprattutto quella nazionale, scandalosamente sottofinanziata”, sottolineando in particolare “lo sconcerto alla notizia del mortificante stanziamento di 9 miliardi di euro sui 196 totali del Recovery Plan“.
Il movimento, spiegano i promotori, è nato “spontaneamente agli Spedali Civili di Brescia, in piena pandemia, intorno a un gruppo di medici delusi dalle mancate risposte delle istituzioni alle richieste del mondo medico, che da anni denunciava le carenze del Sistema sanitario nazionale e la cattiva gestione di quelli regionali e locali; mancanze che l’emergenza Covid ha solo messo a nudo”.
La lettera è accompagnata dalla foto che rappresenta i volti dei medici nei quali “non c’è la sofferenza delle migliaia di medici e operatori sanitari che hanno curato e accudito con passione centinaia di pazienti Covid, ma il dolore per essersi sentiti abbandonati ben prima dell’emergenza e soprattutto la preoccupazione di esserlo ancora di più dopo”.
“I medici – si legge ancora – possono perdonare gli errori che la politica sanitaria ha commesso finora, ma ora si aspettano una netta inversione di rotta rispetto alla cattiva gestione della sanità negli ultimi decenni (…). Noi medici non ce la facciamo più. È triste che ce l’abbia ricordato un invisibile virus, quando solo i ciechi negli ultimi anni si ostinavano a ignorare lo smantellamento progressivo del Sistema sanitario nazionale”.
I camici bianchi, che per attirare l’attenzione sulle loro istanze hanno dato vita nelle settimane scorse a flash mob sulla scalinata d’accesso agli Spedali Civili, dicono di avere “bisogno che lo Stato ci aiuti”. E aggiungono: “I medici che Le stanno scrivendo non sono guidati da partiti né da sindacati, ma solo dalla deontologia professionale e dall’amore per la vita e la salute degli altri. Ora più che mai siamo tutti bisognosi del Suo aiuto. Siamo tutti Ippocrate. In questo momento anche Lei”.
Infine un augurio: “Caro Presidente, in occasione del nuovo anno vogliamo augurare a Lei e agli italiani un buon Sistema sanitario nazionale per il 2021 e per gli anni a venire. Augurandoci che Lei ci aiuti a renderlo migliore”.
Redazione Nurse Times
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