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Legge di Bilancio, azzerate le graduatorie: migliaia di idonei non saranno assunti nella Pubblica amministrazione

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Legge di Bilancio, azzerate le graduatorie: migliaia di idonei non saranno assunti nella Pubblica amministrazione
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L’approvazione del maxiemendamento in Senato ha scatenato la rabbia degli interessati sui social.

La Legge di Bilancio approvata dal Senato vanifica le speranze tantissimi soggetti idonei a concorsi pubblici, azzerando le graduatorie. Non appena anche la Camera dei Deputati avrà approvato la manovra e la stessa sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale, sparirà ogni possibilità di assunzione per coloro che, in tutta Italia, sono stati ritenuti in grado di diventare dipendenti pubblici dalle commissioni di valutazione. Nessuno sa esattamente quanti siano: secondo alcune stime, almeno 100mila.

La legge prevede che le graduatorie abbiano valenza triennale, ma ogni anno il Parlamento ha puntualmente provveduto a una proroga. Però quest’anno no: dopo un tira e molle durato settimane, il Senato ha deciso, con il maxiemendamento, di non prorogare più le graduatorie frutto di concorsi terminati prima nel 2010; per le graduatorie pubblicate tra il 2010 e il 2013 si potrà comunque assumere, ma solo se gli idonei avranno frequentato i non meglio precisati corsi di aggiornamento e sostenuto un nuovo esame. Possibile, invece, scalare senza alcun ulteriore adempimento, se c’è disponibilità di posti in organico, le graduatorie dal 2014 in poi.

Valeria Mancini, anima di Munvic (Movimento unico nazionale vincitori idonei e con corsisti) ha così commentato: “Ieri, 22 dicembre 2018, è stato decapitato il merito nel nostro Paese ed è stata offesa la Costituzione, voltando le spalle agli idonei non assunti dei concorsi pubblici. La proroga di tutte le graduatorie non è piaciute al Governo degli Ingiusti. In un Paese governato da ingiusti ci si difende solo ricordando quello che di oltraggioso è accaduto”.

Dopo che il sottosegretario alla Pubblica amministrazione, Mattia Fantinati, aveva annunciato su Twitter la decisione del Governo di prorogare tutte le graduatorie, è arrivata la doccia fredda. Trascorsa circa mezz’ora, Fantinati aveva dovuto rimuovere il tweet. Quindi era toccato alla vicepresidente del Senato, Paola Taverna, comunicare il dietrofront che ha gettato nel panico migliaia di interessati.

Qualcuno fa notare che anche gli idonei delle graduatorie dal 2010 al 2013 rischiano di rimanere con un pugno di mosche in mano. Per loro, infatti, la proroga è solo di nove mesi e non esistono norme specifiche che chiariscano a quali tipi di corsi di aggiornamento e nuove verifiche di idoneità debba sottoporsi chi ha già superato un concorso pubblico. Nei gruppi social creati dagli idonei (clicca QUI per visualizzare un esempio) si percepiscono rabbia e delusione: in molti hanno scritto che volteranno le spalle a Movimento 5 Stelle e Lega.

Redazione Nurse Times

 

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