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L’anomalia pugliese del Consiglio regionale sanitario: non ci sono infermieri. Presentata proposta di legge per modificarlo

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Gli infermieri di Bari, BAT e Lecce chiedono una maggiore presenza nel Consiglio Regionale Sanitario
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L’iniziativa è a firma dell’esponente di Fratelli d’Italia, Saverio Congendo e prende le mosse dalle sollecitazioni del Collegio Ipasvi della provincia di Bari e del suo presidente, Saverio Andreula. La questione dovrà essere calendarizzata dopo il voto politico del 4 marzo

 

BARI – Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Saverio Congedo, lo aveva anticipato ai microfoni di Nurse Times: la legge regionale che istituisce in Puglia il Consiglio regionale sanitario, necessitava di una modifica per far fronte ad un’anomalia evidente.

Quella legge, infatti, esclude non solo gli infermieri ma altre dodici categorie ricomprese nel mondo delle professioni sanitarie. A sollevare più di una perplessità su quel testo di legge era stato il presidente del Collegio Ipasvi della provincia di Bari, Saverio Andreula (sostenuto in questa iniziativa anche dal Collegio Ipasvi della provincia Bat e dal neo presidente, Giuseppe Papagni) e anche il confronto con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (che per inciso è anche assessore alla sanità) aveva fatto registrare momenti di duro confronto sui social.

L’invito di Andreula a rivedere quella legge era stato accolto dai consiglieri regionali Congedo e Mino Borraccino (espressione di Sinistra Italiana): un fronte trasversale, a leggere la composizione del consiglio regionale pugliese, ma unitario nell’ammettere che quel testo aveva una lacuna grossa così.

 

Erio Congedo, consigliere regionale pugliese di Fratelli d’Italia

Si era trattato di una svista durante i lavori della Commissione sanità, aveva ammesso il consigliere Borraccino e più o meno dello stesso tono, era stata l’ammissione dell’esponente di Fratelli d’Italia, Congedo. Che dalle parole è passato ai fatti presentando, il 13 febbraio scorso, una proposta di legge per modificare la legge regionale 29 marzo 2016 n. 4 (“Consiglio sanitario regionale”).

L’obiettivo, come sottolineato nella relazione che accompagna la proposta, è quello di integrare il testo (della legge approvata n.d.r.) “allargando l’organo ai Presidenti degli Ordini infermieristici e a tutti gli operatori sanitari delle professioni non presenti nell’Ufficio di Presidenza, cassando nel testo la dicitura elencante alcune specifiche figure professionali ad esclusione di altre. La proposta in questione – scrive Congedonasce dai rilievi formulati da Ipasvi Bari che ha motivatamente sollevato, nella composizione dell’assemblea, incongruenze tra le diverse rappresentanze delle realtà professionali sanitarie. La categoria degli infermieri infatti, seppur incarni il 50 per cento della forza del sistema sanitario e svolga un ruolo fondamentale nell’erogazione dei servizi alla salute, è di fatto esclusa dall’assemblea dell’Organismo sanitario”.

Un vuoto da colmare con la proposta di legge di modifica di quella in vigore: il primo passo è stato compiuto, adesso bisognerà attendere che la proposta venga calendarizzata nei lavori dell’assemblea ragionale pugliese, congelata nella sua attività dalla campagna elettorale. Se ne riparlerà, insomma, dopo il 4 marzo.

 

Salvatore Petrarolo

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