Le indagini risalgono al periodo 2014-2016. Inizialmente erano state denunciate circa 50 persone, ma quasi per tutte è intervenuta la prescrizione. Per uno dei camici bianchi c’è anche l’accusa di falso.
Lo scorso 11 ottobre il gup del Tribunale di Lamezia Terme ha rinviato a giudizio quattro medici e un’infermiera ritenuti responsabili a vario titolo di condotte di assenteismo risalenti al periodo 2014-2016. Il processo per i cinque imputati avrà inizio il prossimo 12 gennaio. I mdici sono Carmine Barberio, all’epoca dei fatti in servizio al distretto lametino di piazza Borelli, Vittorio Cristaudo, Pietro Gagliardi e Bruno Moraca, all’epoca dei fatti in servizio al centro di vaccinazione di Sambiase, così come l’infermiera Concettina Floro.
Il dottor Barberio è accusato anche di falso: in qualità di pubblico ufficiale (medico addetto all’unità di Medicina legale) avrebbe attestato su un certificato di accertamento di morte di aver personalmente constatato il decesso di una persona a Decollatura, mentre in realtà si trovava negli uffici del distretto di piazza Borelli.
Inizialmente le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Lamezia Terme e coordinate dalla locale Procura, avevano portato alla denuncia di circa 50 tra medici, infermieri e personale amministrativo del distretto sanitario. Grazie ad alcune telecamere puntate sugli uffici dell’Asp gli inquirenti avevano constatato come il personale si assentasse spesso dagli uffici per mansioni personali e private.
Oltre alla truffa a danno dell’ente, rappresentata dalle condotte di assenteismo, sarebbero stati accertati anche episodi di interruzione di pubblico servizio. Per gran parte degli indagati, tuttavia, il procedimento si è estinto a causa dell’intervenuta prescrizione, generata anche dalla grave carenza di personale e di magistrati negli uffici giudiziari di Catanzaro. E così al processo, che avrà inizio il prossimo 12 gennaio, è giunta solo la posizione dei cinque sanitari rinviati a giudizio lo scorso 11 ottobre.
Redazione Nurse Times
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