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Ipasvi Milano per Expo 2015: “Salute e Malnutrizione” intervista esclusiva a Tiziana Rivera, Giovanni Muttillo

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Si conclude il 10 settembre la giornata di lavori in Expo 2015 con le tematiche che centralizzano la loro attenzione sull’operato dell’infermiere e il suo imprescindibile ruolo come attore della sanità.

Salute e Malnutrizione: una sfida educativa della pratica infermieristica era il core del dibattito della giornata del 10/09/2015. I lavori sono stati inaugurati presso i locali della Fiera Expo di Milano nel padiglione della Società Civile “Cascina Triulza“.

Il Workshop accreditato e sostenuto dal Collegio IPASVI di Milano Lodi Monza e Brianza, presentato e moderato dal presidente dott. Giovanni Muttillo. Con il suo impegno e contributo scientifico ha posto in essere un gruppo di relatori e ricercatori italiani ed esteri di autorevole spessore.

Nel round ricordiamo la dott.ssa Cecilia Sironi che traccia un rapido excursus evolutivo delle consociazioni di infermieri in Italia e all’estero che vedono notevolmente amplificata la presenza di colleghi nell’ambito di suddette realtà. Come neo eletta Presidente CNAI illustra sinteticamente il GPAIN , ossia un organismo nato il 18 gennaio 2002 che mette insieme alcune libere associazioni infermieristiche per quelle attività associative finalizzate al sostegno dell’identità professionale, dei valori etici e del pieno riconoscimento della professione a tutti i livelli. Un intervento dal quale traspare una incredibile incidenza etica e tangibile nei fatti, enfatizzata da una frase “finché c’è speranza c’è vita”, incitando la professione ad un’erogazione assistenziale connotata da spiccata professionalità ed eccellenza.

Siede al tavolo dei relatori la canadese Tiziana Rivera, Chief Nursing Executive of Canada, la cui Best Practice è stata sviluppata con evidenze scientifiche scaturite da uno studio analitico in tema con la giornata di studio. Delinea l’importanza della figura infermieristica nella sua autonomia e nella gestione della dieta prescolare quindi infantile presentando un lavoro svolto in Canada con RNAO (Registered Nurses’ Association of Ontario), con un programma di ricerca finanziato dal ministero della salute.

Tiziana Rivera rilascia un’intervista esclusiva ai nostri inviati.

Interessante e tema di discussione in tavola rotonda è stata la dissertazione della docente Ordinaria di Infermieristica Anne Destrebecq che ha illustrato un lavoro di ricerca che ha coinvolto pazienti diverse unità operative ma anche studenti infermieri del primo, secondo e terzo anno del corso di laurea in Infermieristica. È stato eseguito lo studio Multicentrico secondo i criteri del metodo scientifico di ricerca utilizzando come indicatori di risultato e validità dello studio i tassi di prevalenza e p-value.

Gli arruolati erano 1188 con età superiore ai 65 anni con una prevalenza di partecipanti di sesso maschile piuttosto che femminile. Per evitare BIAS e quindi risultati non attendibili sono stati esclusi dal lavoro di ricerca coloro i quali fossero ricoverati per patologie neurodegenerative, o psichiatriche e pazienti afferenti a UUOO di Emergenza e Urgenza, Pediatria e Ostetricia. Anche la provenienza del campione è stata molto eterogenea una provenienza da domicilio di 928 unità, 187 afferivano da altre unità operative 25 da altri ospedali e 20 da RS. Sono state analizzate le fasi di alimentazione che vanno dalla colazione, al pranzo, alla cena somministrando un questionario validato e coinvolgendo nel gruppo di ricerca anche gli studenti del primo, secondo e terzo anno del CDL in infermieristica.

Il risultato oltre a consapevolizzare l’infermiere del ruolo che ha all’interno del sistema faceva emergere un dato importante sulla malnutrizione durante la degenza.  Dai dati raccolti emergeva che il 52% mangiava solo la metà del pasto mentre il 21 addirittura un quarto 6,9% dice aveva dei supplementi nutrizionali. Un’osservazione interessante che fa comprendere quanto una alimentazione corretta che parta da una colazione ben bilanciata sia elemento sostanziale e predittivo di una degenza migliore e con exit-point significativamente ridotto: infatti una alimenatazione scorretta in ambito ospedaliero si configurerebbe come danno iatrogeno, in quanto anche una sana e adeguata alimentazione insieme alla somministrazione della terapia e/o esecuzione di attività educazionale fisica e non, risulta essere importante nel macroscosmo assistenziale dell’utente.

Alla conclusione dei lavori il presidente del collegio Ipasvi di Milano – Lodi – Monza e Brianza, Giovanni Muttillo, ringrazia i relatori intervenuti spiegando le ragioni dell’importante presenza degli infermieri in una vetrina internazionale così importante come quella offerta da Expo.

Giuseppe Papagni

Savino Petruzzelli

Michele Calabrese

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