Tra ottobre e dicembre 2022 la senatrice 92enne Liliana Segre, superstite dell’olocausto e testimone attiva della Shoah, è stata presa di mira con post e commenti antisemiti. Tra le persone individuate dai carabinieri figura anche Chef Rubio.
Figurano anche due medici e un’infermiera tra le venti persone (17 uomini e 3 donne, di età compresa tra 21 e 74 anni) identificate denunciate dai carabinieri per diffamazione a mezzo telematico, con l’aggravante delle motivazioni religiose, etniche o razziali, nei confronti della senatrice 92enne Liliana Segre, superstite dell’olocausto e testimone attiva della Shoah, presa di mira con insulti e minacce sui social.
Dopo la denuncia della stessa senatrice, risalente al 6 dicembre scorso, i militari della Sezione Indagini telematiche del Nucleo investigativo dell’Arma, coordinati dal pm Nicola Rossato, sono riusciti a risalire ai titolari dei profili social (alcuni dei quali anonimi) che tra ottobre e dicembre 2022 hanno pubblicato post e commenti antisemiti. Tra loro, anche Gabriele Rubini, meglio conosciuto come Chef Rubio.
Non hanno nulla che li accomuni, neppure l’appartenenza a movimenti di estrema destra. A parte uno: un 47enne di Pietrasanta (Lucca), con un precedente del 2014 per manifestazione a sostegno del disciolto Partito Fascista. Per risalire alla loro identità i carabinieri, diretti dal colonnello Antonio Coppola e guidati dal capitano Gianluca Bellotti, hanno incrociato le informazioni, raccolte attraverso un monitoraggio della rete, con i dati anagrafici in possesso degli internet provider e contenuti nelle banche dati delle forze dell’ordine.
Redazione Nurse Times
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