Il presunto caso di malasanità che ha visto come sfortunato protagonista un paziente di 72 anni deceduto presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce ha generato un’ondata di insulti nei confronti della categoria professionale infermieristica.
Miglsiia di cittadini hanno insultato gli infermieri, additandoli di incompetenza esternando offese ed insulti sui social networks.
Le molte segnalazioni degli infermieri all’Ordine delle Professioni Sanitarie di Lecce ha spinto quest’ultimo ad un immediato intervento.
Quest’OPI (Ordine delle Professioni infermieristiche di Lecce) , con riferimento al paziente deceduto in data 28/02/2019 al pronto soccorso dell’ospedale “V.Fazzi ” di Lecce dove i familiari hanno inveito con il personale sanitario che, a loro dire, non avrebbero fatto abbastanza per salvare la vita al loro caro, facendo volare parole offensive e minacce, vuole mettere in risalto che il personale infermieristico che lavora nel pronto soccorso non deve essere un bersaglio in quanto svolge la propria attività con grande spirito di dedizione e professionalità.
Tutto ciò in un contesto di continua tensione e di stress emotivo. L’attività professionale, nonostante la grande mole di lavoro, viene svolta con grande competenza.
Se errori o ritardi ci sono stati sarà la magistratura a valutare.
Non meritiamo espressioni offensive e denigratorie così come hanno fatto alcune persone che hanno fatto dei commenti su Facebook non degni di una società civile.
Pertanto quest’Ordine professionale sta valutando di adire le vie legali per tutelare l’immagine della professione e del professionista infermiere.
Ci auguriamo che l’Opi di Lecce utilizzi il pugno di ferro nei confronti di migliaia di cittadini che quotidianamente insultano gli infermieri, convinti che ciò rientri in un loro diritto.
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