Da noi contattato, il presidente dell’Ordine ferrarese, Simone Vincenzi, replica al sindacato Fimmg, che nei giorni scorsi ha parlato di ingerenze degli infermieri di comunità nel lavoro dei medici di famiglia.
La questione ha suscitato scalpore, oltre a un’inevitabile coda polemica. A sollevarla è stata la Fimmg, sindacato dei medici di famiglia, secondo la quale gli infermieri di comunità “creano turbative tra paziente e curante”. Da qui l’invito a segnalare ingerenze o indicazioni fornite dagli infermieri, così da avviare eventuali azioni legali.
Teatro della diatriba, la provincia di Ferrara, dove il servizio degli infermieri di comunità è stato introdotto dall’Asl per potenziare l’assistenza territoriale. Non si è fatta attendere la reazione dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil hanno sottolineato l’importanza dell’integrazione tra professionisti nel sistema sanitario, evidenziando che nessuno di loro, da solo, può incidere sulla salute delle persone. Ma anche Nursind Ferrara e Nursing Up si sono fatti sentire, ribadendo l’assenza di qualsiasi ingerenza e chiedendo rispetto per la categoria infermieristica.
In questo acceso dibattito si inserisce ora anche Opi Ferrara. Il presidente Simone Vincenzi, da noi contattato, tiene a precisare: “Mai e poi mai gli infermieri di comunità si sostituiscono ai medici di medicina generale. Nessun infermiere si permetterebbe di consigliare a un paziente di assumere un determinato farmaco e o di cambiargli il dosaggio. Anzi, l’infermiere è il primo a suggerire di rivolgersi al medico se, per esempio, un parametro vitale risulta alterato”.
Prosegue Vincenzi: “Ciò che dà più fastidio è l’atteggiamento di chiusura della Fimmg nei confronti di tutti gli altri professionisti. Invece è fondamentale che gli operatori della sanità collaborino tra loro nel prestare assistenza ai cittadini. Come Ordine professionale, non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione di ingerenza dei nostri colleghi. Ma anche se fosse un medico a segnalare un caso di ingerenza, come richiesto dalla Fimmg, perché bisognerebbe credere a lui, e non all’infermiere?”.
Conclude il presidente di Opi Ferrara: “Vorrei ricordare che l’infermiere di comunità non ce lo siamo inventato noi, ma è contemplato dal DM 77, secondo il quale questa figura rappresenta il collante per i problemi di salute dei cittadini a livello territoriale. E posso assicurarvi che a Ferrara tanti medici hanno tratto giovamento dalla collaborazione con gli infermieri di comunità”.
Redazione Nurse Times
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