Un’infermiera in servizio presso il reparto di pediatria del Medical Center di St. Luke, a Meridian, (Idaho) ha donato parte del proprio fegato ad un suo piccolo paziente.
A ricevere il 20% della ghiandola della donna è stato Cole Carter, bimbo di appena 7 mesi, che la professionista aveva conosciuto poco dopo la nascita. Il piccolo è affetto da atresia biliare, una malattia rara nella quale i dotti biliari si presentano ostruito non permettendo alla bile di fluire nell’intestino così da accumularsi nel fegato e causare gravi danni.
Da qualche settimana era iniziata una lotta tra la vita e la morte e, in seguito al peggioramento del quadro clinico, il trapianto di fegato era diventato ormai l’ultima speranza di sopravvivenza.
Sarah Harris ha così deciso di tentare di fare qualcosa per lui, sottoponendosi a tutte le analisi del caso per valutare la compatibilità con il bambino.
Con il passare dei giorni le sue condizioni erano peggiorate, non si trovava un donatore e la disperazione negli occhi dei genitori aumentava. L’infermiera era sempre stata vicina alla famiglia del bimbo di appena 7 mesi, così ha preso la decisione: «Meritava di vivere e l’ho fatto», ha spiegato in un’intervista al Daily Mail.
L’infermiera si è sottoposta ad un primo intervento, poi è stato fatto il trapianto su Cole. L’intera procedura è durata oltre 14 ore.
Non sono mancate le complicazioni nel post-operatorio: il bimbo è stato tenuto per un mese in terapia intensiva, fino a quando le sue condizioni non sono migliorate. Oggi il piccolo ha poco più di un anno e gode di ottima salute.
Vive a casa con i propri genitori nella speranza di poter intraprendere una vita come quella di qualsiasi altro bambino. La storia del piccolo Cole è stata raccontata giorno dopo giorno dai genitori sulla pagina facebook Cole’s Liver Adventure
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