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Indennità per gli infermieri di pronto soccorso e 118, iniziativa del consigliere regionale pugliese Borraccino

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Annunciata una interrogazione al presidente Michele Emiliano. I professionisti sanitaria che operano in quei campi dovrebbero essere equiparati a quelli che lavorano nelle unità operative di terapia intensiva, sub intensiva, sale operatorie e servizi di malattie intensive

 

BARI – Anche al personale infermieristico che lavora nei pronto soccorso o nel servizio 118 compete un’ulteriore indennità per ogni giornata di effettivo servizio prestato. Lo sostiene il consigliere regionale pugliese, Mino Borraccino (esponente di Sinistra Italiana e componente della seconda commissione consiliare, Affari generali) che annuncia un’interrogazione da sottoporre al presidente Michele Emiliano.

Il ragionamento di Borraccino prende le mosse dal fatto che “il personale infermieristico in servizio presso i pronto soccorso o sui mezzi del 118, ha spesso a che fare con i codici di assegnazione giallo o rosso che necessitano di interventi di terapia intensiva o sub intensiva, prima dell’arrivo nel reparto specializzato”.

 

Mino Borraccino, consigliere regionale Puglia

Interventi che, sottolinea ancora l’esponente dei Sinistra Italiana, sottopongono il personale infermieristico a rischi e disagi lavorativi simili a quelli a cui sono esposti i dipendenti appartenenti alle Unità operative di terapia intensiva, sub intensiva, sale operatorie e servizi di malattie infettive. Per questi professionisti sanitari, ricorda ancora Borraccino, l’articolo 44 comma 6 del Contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto sanità, prevede una ulteriore indennità per ogni giornata di effettivo servizio prestato.

Quella stessa indennità, sostiene il consigliere regionale pugliese, “sarebbe giusto e auspicabile estendere anche al personale in servizio nei pronto soccorso e nei 118 della Regione Puglia”. La spiegazione è quasi consequenziale: “Quel personale infermieristico svolge un ruolo delicato e impegnativo durante l’assistenza nelle cosiddette aree critiche, che richiedono l’immediatezza di precisi interventi, per conseguire poi quel risultato ottimale finale con la terapia a lungo termine”.

L’iniziativa di Borraccino prende le mosse dalla presa di coscienza del grande lavoro degli infermieri nel contesto sanitario. “Il personale impegnato nei pronto soccorso e nel servizio 118, poiché gestisce interventi di soccorso avanzato con prestazioni impegnative, ogni giorno si assume dei grandi oneri che comportano, per effetto della responsabilità assunta verso i pazienti, anche dei rischi”.

 

Salvatore Petrarolo

Foto: web

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