Un infermiere in servizio presso il reparto di psichiatria dell’ospedale di La Spezia si è reso protagonista di un gesto eroico affrontando una condizione di rischio concreto.
L’incendio divampato nella camera di degenza di un paziente è stato prontamente gestito dal professionista grazie all’utilizzo dell’estintore presente in corridoio e grazie alle conoscenze antincendio acquisite nel corso degli anni.
Le fiamme divampate sul letto di un degente sono state domate scaricando completamente la polvere contenuta all’interno di due diversi estintori.
L’attenzione del personale è stata richiamata dal forte odore di bruciato e dall’aria resa irrespirabile.
L’intervento decisivo è stato compiuto da Nicola Micheloni, elogiato pubblicamente anche dal consiglio direttivo dell’Ordine degli Infermieri di La Spezia.
“Desideriamo – afferma l’OPI, – semplicemente rimarcare quello che per moltissimi colleghi, e iscritti al nostro Ordine, è un tratto comune: la presa in carico dei propri assistiti non si limita all’assistenza diretta, ma coincide con la sicurezza dell’ambiente, e con una attenzione estesa anche alle situazioni di pericolo, come ha dimostrato il collega con il suo agire.
Da parte nostra, nella sede della assemblea ordinaria che si effettua nel marzo di ogni anno, abbiamo da tempo avviato una tradizione di riconoscimenti per alcuni infermieri che sono stati protagonisti di situazioni particolarmente degne di rilievo, e sin d’ora diamo appuntamento al collega per questo momento di riconoscimento condiviso: speriamo anche, naturalmente, di non restare i soli a voler sottolineare con un pubblico ricordo un gesto davvero importante e prezioso, come quello avvenuto nell’emergenza descritta, e che avrebbe potuto creare un serissimo pericolo all’intera struttura e a quelle adiacenti“.
“Cogliamo l’occasione – concludono – per ricordare la necessità di poter disporre sempre, in tutti gli ambienti di lavoro, di tutte quelle condizioni e dotazioni di sicurezza che, come in questo caso, fanno la differenza fra un pericolo scampato ed una tragedia.”
Ma Nicola Micheloni vuole sottolineare come non sia stato esclusivamente merito suo:
“Visto che è uscito il nome, desidero ringraziare tutti per gli encomi ricevuti, ma più che altro voglio ringraziare chi era con me in quei momenti terribili e anche chi, nel post intervento ha dimostrato la sua vicinanza.
In primis il mio collega Andrea Parentini, la Dott.ssa Elisabetta Olivieri e l’Oss Vincenzo Muratore. Tutti abbiamo dato TUTTO!!
Un Santo in paradiso era con noi. Usciamo da questa bruttissima esperienza incolumi e senza un graffio, paziente compreso. In pochi attimi mi è passata davanti la mia vita, anche quella professionale!! Grazie al mio coordinatore Pierpaolo Lauciello, arrivato da non so dove ad assistere noi, che dopo qualche ora di adrenalina alle stelle, abbiamo avuto un crollo.
Posso dire senza vergogna che piangergli sulla spalla è stato di sollievo. Grazie alle colleghe donne Valeria Nobili e Menghi Paola, prontissime durante l’evacuazione dei degenti. Grazie al mio Direttore, Rosanna Ceglie che ci è stata vicino fin da subito, complimentandosi a più riprese.
Grazie ai Vigili del Fuoco, ragazzi speciali. E poi grazie all’Azienda Sanitaria in cui lavoriamo, per averci obbligato a fare il corso antincendio, si può dire che ci ha salvato il CULO a tutti? Purtroppo ad oggi mi godo poco gli elogi, devo ancora capire il perché, una strana sensazione che spero mi abbandoni velocemente!!
La redazione di Nurse Times si unisce ai complimenti nei confronti degli operatori che, grazie al coraggio e alla competenza dimostrati, hanno salvato la vita di tutti i pazienti presenti in reparto.
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