Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Costantino Borgogni, funzionario USI (Unione Sindacale Italiana) di Siena.
Assistiamo sempre più spesso a malori sul luogo di lavoro, a mancanza di motivazione dei lavoratori, ad assenteismi, nonché a un aumento del precariato e della disoccupazione giovanile e non. L’ultimo caso si è verificato il 16 gennaio nel Senese, dove un’addetta all’assistenza in rsa di 70 anni è stata colpita da infarto mentre svolgeva le sue mansioni.
Avete capito bene, di 70 anni. Un’addetta all’assistenza che svolge un lavoro pesante, come quello dell’operatore di base, che a 70 anni continua diligentemente a svolgere le sue mansioni, fino al malore. E nello stesso momento ci sono giovani di 20-30 anni disoccupati, a casa.
L’USI Sanità di Siena dice no a tutto questo. No alla riforma Fornero (che ha aumentato l’età pensionistica). No allo sfruttamento del lavoratore e no alla disoccupazione. Difendiamoci da queste scelte politiche improprie e lottiamo per avere il diritto di pensione a 60 anni nei lavori usuranti. Difendiamo il futuro nostro e dei nostri figli!
USI Sanita Siena
Costantino Borgogni
Appare evidente a tutti i lavoratori della sanità come sia impensabile dover lavorare fino a 67 anni in un reparto di Degenza oppure in una casa di riposo. Considerato che, a causa della discontinuità contributiva, i nati dopo il 1980 rischiano di andare in pensione dopo i 74 anni, occorre trovare una soluzione al problema riguardante i professionisti della salute.
Simone Gussoni
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