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Puglia: le proposte del Nursing Up

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Il sindacato degli infermieri: le proposte
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Le proposte del sindacato degli infermieri, Nursing up, dopo confronto regionale del 16 Aprile per disciplinare le modalità di incentivazione previste dall’art. 1 del DL 18/2020 per il contrasto all’emergenza COVID-19.


Premesso che:


– L’articolo del cd “Cura Italia” è un provvedimento ad hoc per l’emergenza COVID -19 e che quindi ha in sé la possibilità di prevedere, in ambito regionale, a seguito di uno stanziamento di circa 16 milioni di euro, forme di incentivazione specifiche adatte al momento storico per il personale che lo sta affrontando.

– La Regione Puglia deve impegnarsi nel dedicare, oltre alle risorse del governo centrale, risorse specifiche per un riconoscimento di una indennità legata al disagio. Questo ad oggi non ci è stato comunicato se non sotto forma di impegno.

– Altre risorse possono rinvenire con l’impegno della Regione a sostenere l’inserimento nel primo provvedimento utile di una quota di riserva (2%) del Fondo Sanitario Nazionale per finalità premiali della professionalità e dell’aumento del 5% della spesa di personale previsto dal Patto per la salute 2019-2021.

– Da quando questa emergenza ha avuto inizio sino ad oggi, si moltiplicano gli appelli da parte della società civile e della parte politica, di attribuire riconoscimenti economici al personale che sta assolvendo con senso del dovere alla cura e alla prevenzione dal COVID 19 in condizioni obiettivamente difficili e caratterizzate da livelli straordinariamente elevati di rischio e disagio in aggiunta alle difficoltà di reperire quantità sufficienti di DPI sul territorio nazionale.

– Risulta urgente dedicare un cenno concreto e tangibile a tutti gli operatori della sanità, assegnando un riconoscimento economico significativo anche perché gli istituti contrattuali risultano evidentemente non adeguati a regolare, chiaramente in maniera provvisoria, le esigenze eccezionali del momento a seguito della pandemia.

– Vi è la necessità di chiudere il capitolo del dell’accordo relativo al “Confronto Regionale” di cui all’art. 6 del CCNL 21/05/2018.

Le premesse fatte non ci permettono né di quantificare l’ammontare complessivo a disposizione né tantomeno di fornire una risposta sul quantum da poter erogare. Quindi ci limiteremo a fornire linee guida sul come distribuire ed assegnare, tramite criteri generali, questa disponibilità che per semplificazione chiameremo “Indennità Covid-19” e che in seguito descriviamo:

– “Indennità Covid-19” si basa essenzialmente su due fattori: uno risarcitorio del disagio e l’altro squisitamente professionale.

– È riconosciuta a decorrere dal giorno 17 marzo, data di emanazione del DL “Cura Italia” sino a data da destinarsi in base a valutazioni oggettive di tipo epidemiologico, sanitario e di sicurezza e comunque dopo confronto con le parti sociali.

– È prevista per i lavoratori dipendenti titolari di contratto di lavoro di natura subordinata delle Aziende del SSR.

– È utile precisare che non vi deve essere distinzione nella platea dei destinatari della “Indennità Covid-19” tra ospedali (o servizi) Covid e non Covid ove questi ultimi hanno previsto comunque al loro interno percorsi dedicati a pazienti sospetti e in attesa di definizione diagnostica tramite tampone.

– Con gli eventuali importi – da definire in base alle risorse definitive – sono corrisposti per ogni giornata effettiva di presenza in servizio.

– Tale “Indennità Covid-19” è corrisposta in misura eguale a tutti i profili in considerazione del fatto che in termini di rischiosità per la salute il disagio creatosi sia stato analogo per tutti gli operatori.

– La destinazione delle risorse disponibili alle aziende del SSR avviene in proporzione all’effettivo numero di personale impegnato nell’emergenza.

La speranza è che questo accordo possa essere raggiunto, sentite anche le considerazioni della Regione e di altre OOSS, al fine di omogenizzare sul territorio pugliese un atteggiamento che rischia di non essere tale visto le fughe in avanti di alcune direzioni strategiche aziendali, su svariati argomenti, comprese le incentivazioni specifiche in oggetto, che possono creare confusione e disparità e soprattutto alcune inaccettabili.

Omogeneità che ci aspettiamo anche:
– sull’estensione dell’indennità di malattie.
– l’aumento dei tempi di vestizione e svestizione – visto le procedure per l’assistenza ai pazienti COVID-19 o sospetti.
– il pagamento delle cd “100 euro” previste sempre dal decreto “Cura Italia”.
– la previsione di tariffe speciali per le turnazioni aggiuntive e pronta disponibilità.

Referente regionale Nursing Up – Puglia
Emanuele Sgarra

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