Ai parenti non andava bene la destinazione del piccolo, giunto all’ospedale in assistenza respiratoria: minacce e spintoni al personale.
Nello scorso weekend, all’ospedale Santobono di Napoli, un medico e un infermiere del Servizio di trasporto neonatale di emergenza, e prima di loro l’autista dell’ambulanza sulla quale i due sanitari operavano, sono stati aggrediti verbalmente e fisicamente durante un intervento. Ne dà notizia l’associazione Nessuno tocchi Ippocrate sulla sua pagina Facebook, sottolineando come si tratti del 40esimo episodio di violenza ai danni di personale partenopeo dall’inizio dell’anno.
“Qualche giorno fa – si legge nel relativo post – il servizio di trasporto neonatale d’emergenza campano del Santobono è stato chiamato per il trasferimento di un piccolino nato da poche ore che aveva difficoltà a respirare. Arrivati sul posto, infermiere e medico si sono prontamente recati in reparto per stabilizzare il piccolo. Nel frattempo l’autista veniva accerchiato da alcuni componenti della famiglia, ai quali non andava bene la destinazione del neonato, per cui iniziavano a minacciare e aggredire verbalmente, fino a occupare l’abitacolo e il vano sanitario”.
“Il bambino va dove diciamo noi – avrebbero detto -. Voi non lo portate da nessuna parte, se non dove diciamo noi”. Ma non basta: “Quando sono scesi medico e infermiere con il bambino in assistenza respiratoria, l’ira dei familiari si è riversata sul medico, che, dopo aver messo in sicurezza il neonato, ha provato a spiegare che la gestione dei posti letto è materia di una centrale operativa regionale e non è lasciata al libero arbitrio, e che inoltre l’unico posto di Tin era quello assegnato al loro nipotino. Non contenti della spiegazione, hanno continuato a intimare, minacciare, fino all’aggressione fisica, ossia spintoni al personale medico. Per fortuna sono poi arrivate le forze dell’ordine, che hanno consentito all’ambulanza di partire e hanno stilato un verbale dell’accaduto”.
Redazione Nurse Times
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