”Relazioni interrotte, rispetto per i lavoratori”
I sindacati FP CGIL, FIALS e FSI-USAE sono pronti a scendere in piazza, nella prima decade di luglio, per protestare contro la direzione strategica dell’Azienda ospedaliera Policlinico di Bari.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, a giudizio dei rappresentanti dei lavoratori comparto sanità, è l’interruzione immotivata e unilaterale delle relazioni sindacali da parte della direzione del Policlinico, anche in ambito di forme costruttive di dialogo in relazione ad atti e decisioni aziendali che hanno riflesso sul rapporto di lavoro.
I sindacati, infatti, denunciano che si stanno adottando trasferimenti interni del personale con formule discriminanti, in particolare, a danno delle donne lavoratrici. Tali scelte operate sono attuate esclusivamente previo colloquio e parere del Medico dell’Unità Operativa, a prescindere dalle competenze professionali dei lavoratori. “Denunciamo – affermano Lonigro, Grisorio, Andreula,Vulpis, Balducci e Balenzano – la mancata corresponsione ai dipendenti delle quote economiche di produttività del 2019; l’assenza delle procedure selettive del personale per le progressioni di carriera.
Ci sono turni di servizio che comprendono sia il lavoro straordinario, che quello di pronta disponibilità in numero e forme vietate dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e dalle norme in materia di orario di lavoro. Ci sono poi le solite modalità “agli amici degli amici” sugli incarichi di referenza del coordinamento delle attività sanitarie con il “bene placet” della sola Direzione Sanitaria”.
“Questo determina un’azione di “sfruttamento” dei professionisti con la conseguente mortificazione di quanti, in possesso dei requisiti di legge ambiscono allo sviluppo di carriera”, dicono ancora fa CGIL, FIALS, FSI-
USAE.
Nei confronti del personale si sono attivate iniziative estemporanee di formazione per nuove attività non comprese nei piani formativi, linee guida, procedure e protocolli operativi e di assistenza senza informare le organizzazioni sindacali e, addirittura, senza il coinvolgimento degli operatori stessi.
Dall’azienda, poi, hanno attivato un piano per abbattere le liste di attesa senza coinvolgere e dare informative alle organizzazioni sindacali e anche sul Piano Triennale del fabbisogno del personale non c’è stata nessuna informativa.
Sull’emergenza Covid19, in ultimo, “non c’è nessuna certezza per i tempi di rientro del personale presso le unità operative di appartenenza e sull’eventuale avvicendamento con altra forza lavoro. A ciò si aggiunge la mancata discussione con le organizzazioni sul decreto “Cura Italia con il mancato ulteriore pagamento delle quote economiche dovute ai lavoratori.
Insomma, le favole non veritiere delle campagne di comunicazione istituzionale avviata da Migliore, sulla sua “buona sanità” non rispecchiano la reale situazione che, invece, si dimostra in pieno stato di inerzia.
“Se non sarà riaperto il dialogo tra le parti – concludono i rappresentanti sindacali -, i dipendenti con le sigle che rappresentiamo manifesteranno il proprio disappunto in una manifestazione che si terrà in piazza Giulio Cesare, a Bari, nella prima decade di luglio”
I sindacati FP CGIL, FIALS e FSI-USAE. (Allegato)
La redazione Nurse Times
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