Molto diffusi in America, stanno prendendo piede anche da noi. Senza adeguate misure di prevenzione, ci si può fare molto male.
Sono quasi 27mila i ragazzi che in America sono finiti al pronto soccorso per via dei cosiddetti hoverboard (skateboard elettrici), nei due anni trascorsi dall’inizio della loro commercializzazione (2015). Questo skateboard, molto diffuso da quelle parti, sta prendendo piede anche in Italia ed è stato causa di numerosi incidenti tra i giovani americani, soprattutto tra gli undicenni.
I dati provengono da uno studio della Columbia University, pubblicato sulla rivista Pediatrics. Consultando il National Electronic Injuri Surveillance System americano, i ricercatori hanno trovato, nel biennio 2015-2016, quasi 27 mila segnalazioni di incidenti conseguenti all’uso dell’hoverboard.
Il maggior numero di incidenti è avvenuto in casa e le zone del corpo più colpite sono polso, avambraccio e testa. La diagnosi più frequente è quella di frattura e, in alcuni casi (3%), è risultato necessario il ricovero. Secondo gli autori dello studio, gli incidenti, del tutto simili a quelli che avvengono con l’uso dello skateboard tradizionale, richiedono l’attuazione di adeguate misure di prevenzione.
A tal proposito, non tutti sanno che il codice della strada italiano limita l’uso degli hoverboard su marciapiedi e spazi dedicati ai pedoni. I modelli che superano i 6 km/h sono addirittura considerati come motorini da 50 cc e quindi necessitano di targa, immatricolazione e assicurazione, comunque non effettuabili perché da noi questi mezzi non sono omologati.
Redazione Nurse Times
Fonte: www.infermieriperlasalute.it
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