Il rarissimo caso di completa guarigione è stato riscontrato dagli studiosi del Massachusets General Hospital.
Gli scienziati del Massachusets General Hospital non hanno più rilevato tracce del genoma dell’Hiv nel sangue di un paziente messicano non in cura, che può dunque considerarsi guarito. A riportare la clamorosa notizia è il portale scientifico Wired, che spiega come l’esito negativo giunga da una serie di test svolti su ben 1,5 miliardi di cellule del sangue prelevate dai tessuti del paziente. Si tratta del secondo caso individuato, dopo quello di una donna di San Francisco.
I risultati delle analisi, pubblicati su Annals of Internal Medicine, hanno messo in luce il fenomeno degli elite controller, ovvero persone affette da Hiv che, nonostante abbiano contenitori naturali di virus nel proprio corpo, riescono a sopprimerlo e a non sviluppare l’Aids. Una condizione molto rara, che coinvolge meno dello 0,5% delle persone sieropositive. In queste ultime, infatti, normalmente l’utilizzo di farmaci antiretrovirali non elimina del tutto il virus, che rimane in alcuni serbatoi latenti. Un caso più unico che raro, dunque, quello individuato dai ricercatori americani.
L’obiettivo degli studiosi è ora quello di comprendere meglio come operino le cellule T dei pazienti in cui non c’è più traccia di virus Hiv, con particolare attenzione ai linfociti T killer. “Stiamo studiando la possibilità di indurre questo tipo di immunità in persone in trattamento con antiretrovirali attraverso la vaccinazione, con l’obiettivo di educare il loro sistema immunitario a controllare il virus senza questi farmaci”, ha riferito a Wired il dottor Xu Yu, a capo del gruppo di ricerca del Massachusets General Hospital.
Redazione Nurse Times
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