Covid-19, in ospedale in sicurezza: ecco la “guida al buon uso del pronto soccorso” dal policlinico universitario campus-bio medico.
Quando recarsi e quando no, il percorso protetto, le regole per gli accompagnatori, le esenzioni: tutti i consigli per un utilizzo consapevole delle strutture sanitarie
Roma, 30 settembre 2020 – Il pronto soccorso del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico ha aperto il primo settembre per rispondere a una esigenza assistenziale rilevante nel quadrante sud ovest della Capitale e dei comuni più prossimi al Capoluogo, accessibile anche con elicottero.
Con un bacino di 300.000 cittadini nella zona sud di Roma nei quartieri di Eur, Spinaceto, Mostacciano, Laurentino, Pontina, Trigoria, Fonte Laurentina, Castel Romano, il nuovo pronto soccorso rappresenta un servizio essenziale per il territorio in una vasta zona della Capitale, vicina al Grande raccordo anulare e alle località del litorale.
Con questa “Guida al buon uso del Pronto soccorso” i cittadini hanno uno strumento in più per utilizzare appropriatamente le cure in emergenza-urgenza e recarsi con fiducia al pronto soccorso.
Quando si deve andare al Pronto soccorso?
- Quando si è in immediato pericolo di vita;
- Quando si ha necessità urgente e non differibile di terapie specifiche;
- Quando si è stati vittima di un trauma grave;
- Quando sì è affetti da sintomi acuti che incidono significativamente sul tuo stato di salute.
Quando non è opportuno andare al Pronto soccorso?
- per ottenere visite e controlli specialistici non urgenti
- per tutte le prestazioni disponibili dal proprio medico di medicina generale, pediatra, poliambulatori pubblici o guardia medica;
- per comodità o paura di essere ammalti
Se ho la febbre e vado al Pronto soccorso, cosa devo fare?
Segui le indicazioni del personale sanitario al tuo arrivo. Sarai indirizzato presso il percorso protetto per pazienti con febbre.
Se sospetto di avere un’infezione da Covid-19 posso recarmi in Pronto soccorso?
No. Consulta al telefono il tuo medico di base, oppure attraverso l’App Lazio Doctor per Covid, oppure chiama il numero verde regionale 800 118 800. Se hai il prefisso telefonico 06 puoi chiamare il numero 112.
Gli accompagnatori possono entrare in Pronto soccorso?
Sì, ma non possono restare in sala d’attesa. Il Decreto del Presidente del Consiglio del 7 agosto 2020 non consente lo stazionamento di accompagnatori nella sala d’attesa del Pronto soccorso. All’arrivo potrai accompagnare il paziente al triage, ma subito dopo dovrai lasciare i locali del Pronto Soccorso.
Come posso avere informazioni e notizie su una persona a me cara presente in Pronto soccorso?
Le informazioni verranno date solo telefonicamente alla persona/contatto indicato dal paziente al momento del triage. La persona verrà chiamata al momento della decisione del ricovero, della dimissione o del trasferimento in altra struttura. In caso di permanenza prolungata in Pronto Soccorso, verranno fornite informazioni telefoniche nel primo pomeriggio, specie se il paziente non è autonomo nelle comunicazioni.
Cosa è l’app PS Campus Bio-Medico?
È una app dedicata, per Android e Ios, per seguire il paziente nel suo percorso in Pronto soccorso. Attraverso il codice personale del paziente che viene consegnato in fase di triage è possibile monitorare lo stato del percorso in Pronto Soccorso comodamente dal proprio smartphone. È consultabile in tempo reale l’affluenza al Pronto Soccorso nonché tutti i servizi connessi al Dipartimento Emergenza e Accettazione e al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico: strutture alberghiere convenzionate, farmacie di zona, informazioni su parcheggi, servizi di bar e ristorazione e cappellania.
Quali documenti devo portare con me?
E’ sufficiente un documento di identità e la tessera sanitaria.
E’ inoltre opportuno avere con se eventuale documentazione sanitaria riferita a patologie in atto o pregresse. Può essere decisiva nel guidare i Medici nell’affrontare la patologia che ti ha spinto a recarti in Pronto Soccorso.
A cosa serve il numero di chiamata?
Assegnato insieme al codice colore in fase di triage, il numero serve ad essere chiamati e fatti accomodare in sala visita nel rispetto della privacy. Non indica l’ordine di accesso alla sala visita in quanto ci sono liste differenti per i diversi ambulatori. Il tempo di attesa è legato al numero di pazienti con codice di triage più urgente e può prolungarsi in caso di arrivo di pazienti più urgenti.
Quali sono i criteri di urgenza che stabiliscono la precedenza di ingresso alle visite?
Le persone che accedono al Pronto Soccorso vengono immediatamente valutate dal personale infermieristico che assegna loro un codice colore e numerico in una scala di cinque, dal rosso al bianco, in base all’urgenza e alla priorità di intervento. I codici vengono assegnati in fase di triage e indicano:
1 CODICE ROSSO EMERGENZA: paziente in pericolo di vita; accesso immediato;
2 CODICE ARANCIONE URGENZA: paziente con patologie gravi a rischio evolutivo; accesso rapido;
3 CODICE AZZURRO URGENZA DIFFERIBILE: paziente con condizioni stabili in cui però c’è un rischio evolutivo;
4 CODICE VERDE URGENZA MINORE: paziente con patologie di modesta entità; prestazione garantita appena possibile, entra dopo i pazienti con codici d’urgenza maggiori
5 CODICE BIANCO NON URGENZA: paziente con patologia a gestione ambulatoriale, accesso dopo tutti, tempi d’attesa variabili proporzionati all’afflusso al Pronto Soccorso e ai tempi di risoluzione di tutti i casi più urgenti.
Cosa è vietato fare in Pronto soccorso?
In Pronto Soccorso sono vietate tutte le attività che possono arrecare disturbo o pericolo agli altri pazienti. In particolare è vietato:
- fumare;
- portare con sé armi;
- portare animali;
Le prestazioni del Pronto soccorso si pagano?
No, il PS non si paga. Eccetto i codici bianchi per le prestazioni non seguite da ricovero, in quanto non riconosciute come urgenti, per le quali è richiesta una quota fissa di € 25,00.
Chi è esente dal pagamento del ticket?
Sono esentati dal pagamento tutti coloro che sono in possesso di una certificazione di esenzione totale del ticket, Esenti anche le persone con traumi, i casi di infortunio sul lavoro e i bambini fino ai 14 anni di età.
Redazione Nurse Times
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