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Gli o.s.s. non sono infermieri! L’urlo di una mamma coraggiosa

Gli o.s.s. non sono infermieri! L’urlo di una mamma coraggiosa 2
Comments (18)
  1. Caterina ha detto:

    Sono una studentessa di infermieristica alla fine del mio corso di studi, composto da un’infinità di esami e 1800 ore di tirocinio.
    Ho letto l’articolo con molto stupore..
    IO NON MI SENTO PRONTA ad affrontare tutti i tipi di complicanze a cui i miei pazienti potrebbero andare incontro..nonostante lo studio, nonostante la teoria e le evidenze scientifiche. La laurea è vicina, la prossima volta che entrerò in un reparto non sarò una studentessa, non avrò un tutor; questo mi spaventa molto perché essere pronti è soggettivo, e dipende dal livello di competenze che si vogliono raggiungere…
    Per me la sicurezza è nemica della medicina, OSS che credono di sapere tutto per 550 ore di tirocinio e per aver lavorato con pazienti affetti da una determinata patologia..PAZZI

  2. Paola ha detto:

    Care oss nessuno vuole denigrare la vostra professione ma stiamo parlando di affrontare complicanze ed emergenze che possono portare anche alla morte del paziente e voi vi sentite pronte dopo 1anno di studio e 550 ore di tirocinio? Io nn mi sento ancora pronta dopo 3 anni di università e 1.800 ore di tirocinio + 15 anni che pratico la professione in ospedale, e ti assicuro che di urgenze ne ho seguite! Nn sminuite voi la nostra professione ne noi come persone,come noi affianchiamo i medici voi affiancate noi, può essere una bellissima collaborazione ma Nn sostituiteci perché Nn ne siete in grado!

  3. Ivano ha detto:

    Non entro nel merito poiché non ho mai seguito malati di sla, non mi sentirei pronto ad affrontare, come Paola, ogni evenienza. Tuttavia ho denotato una grave errata interpretazione del profilo dell’operatore socio sanitario. Il link che indica il profilo a fondo articolo, riporta ad un documento non affidabile, in quanto tagliato per oltre il 50%. Il reale accordo stato regioni specifica in molti punti che quella dell’OSS è una professione e non un mestiere (la parola “professionale” appare una quindicina di volte). Tanto è vero che per esercitare occorre un Attestato di Qualifica Professionale e non una semplice abilitazione. Tanti auguri alla famiglia di Nuccia, la quale, se può ricevere una assistenza più completa, fa benissimo a provarci.

  4. Maria Stella Maresca ha detto:

    Cari oss,ogni figura nell’ambito dell’assistenza ha la sua importanza, ma nn può prendere il posto dell’altra. …la presunzione e convinzione in materia come la medicina è una grande nemica! Io come infermiera ,penso di aver sempre tanto da imparare, anche lavorando in corsia ospedaliera da oltre vent’anni, ma con tutta l’esperienza che posso avere, c’è sempre il timore e la paura quando si è davanti all’emergenza! E si dà sempre il massimo che su può e si pensa di nn aver dato mai abbastanza. ….perciò umiltà prima di tutto! E preparazione continua….

  5. Stefania ha detto:

    Buona pasqua a tutti! Ho lavorato tanti anni con pazienti ad alta complessità assistenziale al domicilio! Mini equipe’ infermiere e Oss, per 90 minuti al giorno, il resto della giornata l’assistenza era in carico al care giver in genere un parente che senza qualifica alcuna…alimentata tramite peg e broncoaspirava! La signora fa bene a pretendere assistenza infermieristica ma non è corretto denigrare un altra professione! E poi cari colleghi…ricordiamoci che siamo anzi…mi escludo…tanti infermieri vogliono solo delegare e guardare…quindi non lamentiamoci degli Oss, assistendo un paziente così in 2 bisogna lavorare non guardare e delegare! ! È assurdo che vogliamo far valere la professione sminuendone un altra!

  6. giulia ha detto:

    Buongiorno! Sono una studentessa del corso Oss composto da 1400 ore tra teoria laboratori e tirocini. E sono totalmente d’accordo con voi, amo quello che sto studiando, ma non siamo infermieri! Possiamo aver approfondito degli ambiti con l’esperienza, ma non saremo mai in grado di fare quello che un infermiere è formato per fare… abbiamo tante competenze, ma di carattere assistenziale non sostitutivo quindi. Non possiamo fare pratiche invasive teoricamente neanche punture semplici, come possiamo quindi sostituirci ad infermieri? Ad ognuno le proprie competenze e ruoli…. io sono più indignata con l’organizzazione che di fronte ad un paziente del genere si sente con la coscienza a posto a affidarlo a pur bravi oss, ma sempre oss!

  7. Graziano ha detto:

    Volevo chiedere una cosa alla paladina degli infermieri….a quello che ha scritto l’articolo…e agli infermieri che hanno commentato….
    SECONDO VOI GLI OSS CHE SEGUONO DAVIDE LO FANNO PER LORO SCELTA O PERCHÉ QUALCUNO GLI HA DATO UN COMPITO DA ESEGUIRE? PERCHÉ NON VE LA PRENDETE CON CHI COMANDA E NON CON CHI FA IL PROPRIO LAVORO?

    1. Luciana ha detto:

      Ecco. Questa è una bella domanda. Facile inveire contro persone che sono state comandate da altri a svolgere questo compito! Non credo che siano lì per un loro arbitrio.

  8. Valentina ha detto:

    Vorrei dire qualcosa riguardo la figura OSS, riferito ad altre forme di assistenza, anziani, probabilmente la normativa non obbliga le strutture per anziani, ad avere infermiere/i, ma tale figura dovrebbe essere obbligata a far parte del personale di simili strutture, secondo me, gli OSS, con tutto il rispetto, non sono in grado di somministrare farmaci, insuline comprese, ossigeno, capire il comportamento di un essere umano, nella fattispecie anziano, se è dovuto ad una patologia oppure da aspetti caratteriali, avere una certa età non vuol dire essere necessariamente incamminarsi verso la fine, ma si deve avere diritto ad un trattamento consono ad un essere umano, è vero che gli OSS fanno un corso, ma irrisorio rispetto ad una figura professionale come l’infermiera, in alcune strutture per anziani, le mansioni di OSS, sono svolte da persone che, fino al giorno prima, con tutto il rispetto facevano tutt’altro, da oggi a domani, realmente, non è una metafora, somministrano farmaci, ossigeno, insuline, iniezioni varie, gli anziani sono indifesi, e qui torno alla signora Nuccia, se funziona così nelle strutture per anziani, può andar meglio con pazienti di una certa gravità e delicatezza? chiedo scusa se non sono stata completamente in tema, ma è in questo modo ho potuto esternare un mio enorme disappunto riguardo, comunque questo argomento, scusate anche se mi sono dilungata

  9. Fabio ha detto:

    Ogni volta che leggo queste cose mi viene da ridere o se preferite da piangere…xkè invece di prendere la con gli oss non esponente questi problemi direttamente all’azienda sanitaria??Perchè al posto di fare squadra assieme, infermieri e oss, si continua a gettare fango, x non usare altri eufemismo ben più coloriti, gli uni sugli altri??Volete che le cose cambino??Iniziamo a non sputtanarci a vicenda e a lavorare veramente in equipe per far in maniera che le cose cambino realmente..

    1. Angela Lauria ha detto:

      La parola giusta per tutti gli impegni lavorativi è delegare e gli infermieri , più di altri lavoratori , delegano ,eccome se delegano. L’O.s.s. e’ una figura di supporto e in quanto tale dovrebbe lavorare in compagnia dell’infermiere, il quale ,assumendosi le responsabilità dell’assistenza , coopera. Ma la verità è che l’infermiere lavora in compagnia dell’altro infermiere e l’O.s.s. Lavora da solo

      1. Ciccio ha detto:

        L’infermiere puo’ solo delegare ad un pari grado.All’oss affida dei compiti,come da profilo.Non confondere le cose.

        1. mara ha detto:

          non confondiamo la delega con l’attribuzione, l’infermiere attribuisce all’oss, ritornando in tema, sono un oss e chiedo alla mamma perchè offendere la nostra professione se il problema di fondo è sempre di carattere economico? la figura dell’oss è nata per unificare le varie figure degli ex inservienti e per risparmiere sulla paga degli infermieri punto, chi ci rimette è il paziente e noi ancora si continua con questa guerra tra poveri………è giusto che pretenda un imfermiere ma non vedo il bisogno di offenderci……….faccia un esposto alla procura

  10. Marcello ha detto:

    Premesso che la medicina non è una scienza esatta, anzi alquanto complessa ,non basterebbero da medico o da infermiere, 2 o 3 vite per comprendere a fondo tutto il meccanismo. Continuo a vedere infermieri contro i medici, ”noi siamo pronti” per sostituirli ? ,e gli oss. sono pronti a sostituire noi. Quindi nessuno fa più il suo ? Nel caso del figlio Roberto, la signora Nuccia, ha chiesto un suo diritto quello alla salute , quindi assere assistita da personale idoneamente formato . La maggior parte del tempo avrà bisogno di cura e igiene personale, qualche broncoaspirazione, medicare la tracheo, a volte farmaci, questa è la routine (anche questo delegabile). Il problema sta nel riconoscere quei segni o sintomi,e porre in essere quelle precauzioni o accorgimenti necessarie per evitare che al paziente possano verificarsi complicanze , aggravando la situazione generale.
    Detto ciò bisognerebbe avere personale medico, infermieristico e oss. preparato e competente.
    Molti di noi sostengono che l’igiene non spetta all’infermiere, a domicilio ci vorrebbero entrambi le figure?
    Ma secondo voi ,con i continui tagli permettono questo ?
    Io sto con la signora Nuccia e Roberto, però l’infermiere devo comprendere la propria identità , pianificare, gestire l’assistenza e dove necessario richiedere l’intervento di altre figure .
    Solo collaborando con competenza, professionalità ,continuo aggiornamento, aggiungerei coscienza e responsabilità ,da parte di tutte le figure coinvolte , medici infermieri, oss. fisioterapisti etc.
    Bisognerebbe schierarci al fianco della signora Nuccia, per una sanità più equa e competente ,ma finché si preferisce il profitto anzi che erogare salute e benessere per i cittadini , la situazione può solo peggiorare.

  11. Simona ha detto:

    Basterebbe una signora Nuccia (davanti alla quale mi inchino, per più di un motivo) alla presidenza del Collegio IPASVI. Senza troppi giri di parole, guardiamo bene come e da chi siamo rappresentati, oltre che darci la colpa per non aver nessun senso di appartenenza e di orgoglio per la nostra preziosa professione. Ci tocca scappare all’estero perche le nostre capacità e la nostra professionalità individuali vengano adeguatamente riconosciute. Oltre che ringraziare, vorrei dire alla Signora Nuccia e a Roberto di continuare a lottare e di avere ancora la stessa forza ed il coraggio di non essere come tante pecore. Onore e rispetto per questa Donna e per suo figlio!

  12. marina ha detto:

    Buongiorno….lavoro in ospedale e mi sento di dire che ANCHE un’infermiera avrebbe bisogno di ulteriori approfondimenti ed eventuali ulteriori corsi specialistici….poiché sarebbe molto differente in infermiere che proviene da una terapia intensiva piuttosto di un infermiere da un reparto ortopedico tanto per fare un esempio. Un Oss non può praticare manovre invasive come aspirare …e’ comunque un ruolo importante che non va ne’ offeso ne’ denigrato…marina

  13. Oss ha detto:

    Sarebbe bene distinguere tra alta intensità assistenziale e alta intensità sanitaria.
    Ciò che la sig. Nuccia forse non ha capito è che l’oss si occupa solo di assistenza, non ha alcuna responsabilità in quanto ciò che fa è solo su specifica attribuzione e non delega dell’ infermiere (ergo se l’infermiere da un ordine l’oss non puo rifiutarsi di eseguirlo se succede qualcosa l’infermiere risonde in prima persona.) il quale dovrebbe ben conoscere ciò che l’oss può o non può fare. L’oss può assistere una persona ad alta intensità assistenziale purché non intraprenda azioni invasive, se lo fa in autonomia allontanatelo immediatamente, se lo fa perché l’infermiere gli ha detto di farlo denunciate l’infermiere referente.
    In sostanza l’oss può lavorare in autonomia, non può in autonomia prendere decisioni sul proprio lavoro, si chiama operatore in quanto opera su decisioni altrui.
    Riguardo a linee guida protocolli e procedure non venitemi a dire che gli OSS non sanno cosa siano, sono il loto pane quotidiano. È proprio grazie alle procedure che dopo un anno si diventa OSS, perché altro non si fa che applcarle alla lettera.
    L’oss non rianima nessuno ma può grazie alla procedura BLS/BLSD offrire un supporto vitale di base in attesa del soccorso avanzato.
    Vi do un’informazione a molti sconosciuta, gli infermieri non possono accedere ai concorsi oss se non hanno un attestato OSS, non possono essere assunti con mansione di OSS nemmeno dalle coop sociali se non hanno l’attestato di OSS.
    Ho conosciuto infermieri che non sapevano applicare la padella ad un poli traumatizzato….

  14. Maria ha detto:

    Ho semplicemente letto dai commenti di come gli infermieri si sentano chissà quale Dio è poi proprio loro domandano a questi poveracci OSS tantissime mansioni che a loro competono ma semplicemente non ne hanno voglia! Questa è la professionalità di cui parlate? Allora io dico giusto che ognuno abbia le sue” mansioni “per competenza ma questo deve avvenire sempre e non solo quando fa comodo! Gli infermieri parlino meno di ” competenze “e siano più professionisti! Buon dottorato!

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