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Gli infermieri ricambiano i ristoratori: “A marzo ci avete sfamato. Ora vi aiutiamo noi”

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Gli infermieri ripagano i ristoratori: "A marzo ci avete sfamato. Ora vi aiuteremo noi"
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Gli infermieri che da mesi combattono contro il Coronavirus nelle corsie italiane non hanno intenzione di dimenticare tutti quei negozianti ora in difficoltà.

Per ringraziare i molti esercenti che hanno loro regalato pizze, colazioni e pranzi da asporto hanno pensato di restituire il favore. 

“Vogliamo ricambiare il piacere venendo nei vostri bar a far colazione, e anche se la sera abbassate la saracinesca alle 18 ci troverete per una pizza o un pasto da asporto” spiega Donato Cosi, segretario NurSind LombardiaNei mesi neri della pandemia, stremati dai doppi turni e dalle giornate e le notti infinite si erano trovati pasti caldi consegnati da chi aveva scelto di lavorare per tendere loro una mano. E ora “gli eroi” in camice bianco vogliono ricambiare, aiutando i bar e i ristoranti messi in difficoltà dalle restrizioni introdotte per il contenimento del contagio da covid-19. Una brioche, una pizza oppure un pranzo e una cena.


Un piccolo gesto per non far morire il lavoro di chi ha fatto della propria passione un mestiere.A lanciare l’inizitiva solidale rivolta agli infermieri nei confronti dei ristoratori è stato il NurSind Pisa e l’appello è stato accolto anche dal sindacato di categoria lombardo. Durante la prima ondata il mondo della ristorazione è accorso ad aiutare gli infermieri e i medici chiusi negli ospedali a combattere contro un nemico ignoto. Ogni giorno sono state recapitate gratuitamente colazioni, pranzi, cene, pizze. Molti esercenti facevano arrivare in reparto anche la spesa: gli infermieri stremati, al termine del turno non riuscivano neppure ad andare al supermercato.

“Adesso veniamo noi in vostro aiuto – commenta Donato Cosi, segretario NurSind Lombardia -. Durante la prima emergenza che ci ha trovati tutti impreparati a combattere a mani nudi contro un virus sconosciuto, voi non ci avete abbandonato. Vi siamo grati per tutto quello che avete fatto: ogni mattina ci avete dato il buongiorno con cornetti e altre delizie; a pranzo e a cena ci avete fatto trovare pasti caldi e gustosi facendoci sentire la vostra presenza. Adesso tocca a noi: non abbiamo uno stipendio da nababbi, anzi non abbiamo ricevuto neppure i bonus che ci erano stati promessi. Ma vogliamo ricambiare il piacere venendo nei vostri bar a far colazione, e anche se la sera abbassate la saracinesca alle 18 ci troverete per una pizza o un pasto da asporto”. Il NurSind Lombardia ha già girato l’invito a tutti gli infermieri facendolo diventare virale.“

Dott. Simone Gussoni

fonte: MilanoToday

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