Nelle unità navali senza medici anche gli infermieri sono abilitati a prescrizione e somministrazione di farmaci, compresi quelli con obbligo di ricetta come gli antibiotici e alcuni antidolorifici.
Lo prevedono i regolamenti interni che stabiliscono la tipologia di attrezzature, presidi e farmaci nelle diverse unità di terra e di mare.
Il caso è stato sollevato in un’interrogazione ai ministri della Salute e della Difesa dal deputato Aniello Formisano dove infatti ha rilevato che nelle tabelle per le dotazioni sanitarie delle unità della Marina Militare sono previsti medicinali “molti dei quali soggetti solamente in Italia a prescrizione medica, di esclusiva pertinenza delle unità navali sprovviste di personale medico ma nella quale presti servizio almeno un esercente la professione sanitaria infermieristica”.
E a questo punto il parlamentare chiede “se il Ministro della salute sia a conoscenza di quanto sopra e se non ritenga opportuno intervenire per consentire al personale sanitario infermieristico italiano di poter conseguire le competenze specialistiche e prescrittive finora conseguite dagli infermieri europei, peraltro riconosciute dall’Italia, in regime di recepimento del diritto di assistenza sanitaria transfrontaliera e di mutuo riconoscimento delle prescrizioni”.
E ancora “se il Ministro della difesa sia a conoscenza di quante unità navali della Marina militare italiana sono sprovviste di medico di bordo e se i farmaci ad esse trimestralmente assegnati per garantire i raggiungimento degli standard assistenziali stabiliti dai Paesi del Patto Atlantico (NATO), risultino essere mai stati somministrati autonomamente dal personale infermieristico di bordo, in relazione a contingenti necessità terapeutiche del personale militare imbarcato, o se invece risultino ad oggi non somministrabili in assenza di prescrizione espressamente formulata da personale sanitario formalmente abilitato”.
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