In questa emergenza sanitaria dovuta al coronavirus gli infermieri sono i protagonisti, impegnati in ogni setting assistenziale.
La testimonianza di Gianluigi Aloia, infermiere presso l’Ospedale San Francesco di Paola in provincia di Cosenza, unità operativa di Oncologia medica.
“È ormai più di un mese che le condizioni e gli ambienti in cui lavoriamo sono profondamente cambiati.
Nel mio reparto di oncologia, la paura e la sensazione di smarrimento sono sempre stati i sentimenti dominanti nei nostri cari pazienti.
Ma ora c’é qualcosa di più, perché riconoscono di essere i più fragili...e la paura di stare in una sala d’attesa o di condividere una stanza per la somministrazione della terapia, si moltiplica.
Eppure, oggi, nonostante la paura, il disagio e la difficoltà, noi infermieri non smettiamo di regalare un sorriso…anzi, ancor di più, ci sentiamo in dovere di far trasudare dai nostri occhi quella cura, quella gentilezza e quella protezione che hanno sempre contraddistinto il nostro operato.
Ed è li che ti senti vivo.
È quando stai al loro fianco, quando li rassicuri, quando non smetti di perdere la tua forza interiore, che la vita continua ad avere un senso… Quel senso che ora sembra non trovarsi più….ma che in noi operatori sanitari resta sempre pulsante per il bene del prossimo sofferente.
Ed allora diffondiamo questa speranza… #andràtuttobene!
Perché, come dice Vasco…#vivere è come un comandamento…❤”
Gialuigi Aloia
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