Colpo di scena in casa FSI…In data 3 maggio 2016 il collegio dei Probiviri si è riunito per decidere sulle accuse del signor Bonazzi nei confronti dei Segretari Nazionali, del Commissario Generale e dei territoriali oggetto dei suoi provvedimenti
Il collegio dei probiviri ha rigettato le accuse confermando la legittimità del commissariamento dell’ex segretario generale.
Nonostante le minacce del Bonazzi e dei suoi avvocati i componenti del collegio dei Probiviri hanno con determinazione e imparzialità ripristinato la legalità all’interno del sindacato Fsi.
Non esistono più dubbi sulla legittimità dell’operato del Commissario Generale e dei Segretari Nazionali, il collegio dei Probiviri esaminati tutti gli atti, comprese le memorie depositate in tribunale da ambo le parti ritiene incomprensibili e ritorsive tutte le azioni del Bonazzi.
Il collegio evidenzia come tutte le azioni ritorsive del Bonazzi siano conseguenti alla riunione del 22 febbraio 2016 dove è stato sfiduciato dalla maggioranza della Segreteria Generale e facendo leva sulla sua presunta assenza in quella riunione ha deliberatamente tentato di estromettere i segretari nazionali stravolgendo il principio di democraticità.
Tale circostanza è stata smentita non solo dalla documentazione presentata in tribunale ma addirittura da una registrazione della riunione del 22 febbraio dove lo stesso inveiva contro i segretari nazionali minacciandoli ripetutamente per tutta la durata della riunione.
Inoltre il collegio dei propri vini ieri ha rigettato tutti gli atti assunti da Bonazzi dopo il 1 marzo in quanto semplice associato.
Dai documenti esaminati dal collegio dei Probiviri, e dalla successiva relazione emerge quanto segue:
A causa della condotta tenuta dal Segretario Generale Adamo Bonazzi, in data 1 marzo 2016, oltre alla prosecuzione della segreteria generale, i quattro Segretari Nazionali, a loro dire, sarebbero stati indotti a convocare una riunione della Segreteria Nazionale, nel corso della quale furono valutate le seguenti condotte tenute dal Bonazzi, il quale, come risulta dagli atti giudiziari e dai documenti a disposizione del collegio, aveva:
- gestito unilateralmente enormi risorse finanziarie pari a circa € 800.000 (ancorché successive indagini portarono alla luce altri conti correnti, con giacenze personalmente gestite dal Bonazzi per oltre € 1.200.000);
- Omesso di giustificare un prelievo di ben € 150.000;
- Rifiutato di consegnare gli atti richiesti;
- Manifestato il volere di governare in modo padronale il sindacato, senza tenere in alcun conto il valore della maggioranza come prescritto dall’ultimo comma dell’art. 9 dello statuto;
- Assunto provvedimenti ritorsivi, in totale assenza di poteri, revocando cariche, distacchi sindacali, sospendendo dalla qualità di associati i segretari nazionali, che avevano osato chiedere chiarezza e che avevano deliberato in modo difforme dai suoi voleri.
Per questi motivi e per quanto dispone l’art. 24 dello statuto, in data 1 marzo 2016 la Segreteria Nazionale deliberò il commissariamento del Segretario Generale, nominando commissario generale pro tempo ore il signor Dario Luigi Cagnazzo, con l’unico scopo di far svolgere nel più breve tempo possibile i lavori congressuali.
Fecero quindi seguito le riunioni della segreteria generale del 1 marzo 2016 del consiglio nazionale di Federazione del 23 marzo 2016, assemblea questa decisa dalla Segreteria Generale il 22 febbraio 2016 che confermarono l’operato dei segretari nazionali Greco, Leotta, Schinco, Trombetti e Mervoglino, con ratifica dell’intero loro operato, ratifica della totale sfiducia nei confronti del signor Adamo bonazzi e deliberazione del suo deferimento al collegio dei probiviri.
Allegato
Lascia un commento