La lettera aperta di Opi Firenze-Pistoia inviata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Ministro della Salute, a quello dell’Università; della Pubblica Amministrazione e al presidente della Conferenza Stato Regioni
Firenze, 5 novembre 2020 – In quanto Ente Pubblico Sussidiario dello Stato, l’Ordine delle professioni infermieristiche di Firenze e Pistoia ha inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Ministro della Salute, a quello dell’Università, della Pubblica Amministrazione e al presidente della Conferenza Stato Regioni; con l’auspicio che ritengano maturi i tempi per concretizzare strutture formative, professionali ed organizzative per gli infermieri e le altre figure laureate in professioni sanitarie, portandole ai livelli europei.
“L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha messo e sta mettendo in evidenza le gravi lacune normative; di programmazione e di utilizzazione delle competenze degli infermieri in Italia. Vogliamo dare voce a tutte le istituzioni sanitarie e socio sanitarie che da tempo continuano a ripetere una sola cosa: “mancano infermieri”. Una condizione a cui spesso fanno seguito soluzioni organizzative che non rispondono al lavoro in sicurezza e di qualità; tanto per gli infermieri che per gli altri professionisti che cooperano con loro.
La mancanza di infermieri, che un anno fa si aggirava su circa 70.000 unità, attualmente è impossibile da definire.
L’Italia infatti non ha un sistema di standard professionali nel rapporto numerico tra infermieri e cittadini e ancor meno tra infermieri e persone ricoverate lasciando ad ogni Regione i propri orientamenti.
In sintesi le nostre richieste nell’immediato sono:
- disporre norme che assicurino uno standard di personale infermieristico e operatori socio sanitari nelle strutture socio sanitarie (RSA, RSD); adeguando il loro stipendio agli stipendi del contratto sanità;
- istituire contratti di formazione – lavoro per gli studenti iscritti al terzo anno del Corso di laurea in Infermieristica in regola con tutti gli esami del primo e secondo anno;
- attuare una revisione del profilo degli operatori socio sanitari e istituire un percorso di perfezionamento obbligatorio per l’assistenza alle persone con cronicità e fragilità esposte ad infezione.
Quest’anno, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inoltre richiamato l’attenzione su infermieri e ostetriche, invitando gli Stati ad adeguare le politiche e le prassi al fine di consentire alla professione di collocarsi al livello di importanza che gli spetta, con l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini. Ecco quindi anche una serie di richieste da attuarsi a breve termine in merito a formazione universitaria, formazione universitaria post lauream e organizzazione.
Per quanto riguarda la formazione universitaria chiediamo che sia emanata una legge straordinaria transitoria di 10 anni per dare un assetto universitario all’infermieristica nella quale siano previsti i seguenti temi:
- istituire un dipartimento universitario di scienze infermieristiche;
- procedere all’assunzione straordinaria di professori di scienze infermieristiche;
- procedere all’assunzione straordinaria di ricercatori in scienze infermieristiche;
- definire su base nazionale la Rete formativa universitaria con finanziamento per: strutture dedicate, tecnologie, tutorato, tirocini, logistica degli studenti, centri di simulazione.
Per quanto riguarda la formazione universitaria post lauream chiediamo che sia emanata una legge straordinaria per:
- istituire le Scuole di specializzazione in infermieristica in conformità all’articolo 4, comma 2, e all’art. 9 comma 1 della legge 19 novembre 1990, n. 341;
- riconvertire la Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ai sensi dell’art. 3 punto 6 del DM 270/04 per la formazione di livello avanzato, per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici-clinici assistenziali.
In tema di organizzazione chiediamo che sia emanata una legge quadro per:
- istituire una Commissione Permanente Infermieristica presso il Ministero della Salute per lo sviluppo di normazione che accompagni una sempre maggiore presenza degli infermieri nell’ambito della tutela della salute;
- istituire l’Area infermieristica Strutturata in ogni Assessorato regionale per la programmazione di indirizzi, il controllo e la valutazione degli esiti offerti dalla professione sulla salute della popolazione assistita;
- istituire l’Area Contrattuale delle professioni sanitarie che valorizzi i professionisti e i futuri specialisti adeguando gli stipendi su base europea;
- definire il Sistema di Certificazione e ri-certificazione delle competenze professionali referenziali e specialistiche;
- semplificare l’accesso alla Pubblica Amministrazione per le professioni sanitarie attraverso nuove modalità concorsuali;
- istituire gli Elenchi Speciali nazionali per la Dirigenza delle professioni sanitarie”.
Ordine delle Professioni Infermieristiche Interprovinciale Firenze-Pistoia
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