Alcuni di loro sono fieri sostenitori del trattamento a base di invermectina e sostengono l’inutilità dei vaccini.
In Florida sette medici no vax sono risultati positivi dopo una conferenza sul coronavirus. Uno di loro, il cardiologo 71enne Bruce Boros, curava se stesso e la moglie con l’ivermectina. Come riferisce il Daily Beast, proprio durante il convegno ha raccontato della sua personalissima cura, non riconosciuta dagli organi di controllo: «Siamo stati sotto ivermectina per 16 mesi, io e mia moglie, e non mi sono mai sentito più sano in vita mia». Due giorni dopo il suo discorso, ha manifestato i primi sintomi del virus.
Il medico avrebbe cominciato ad assumere l’ivermectina come progetto di ricerca personale la scorsa estate, somministrandola a diversi pazienti, incluso suo padre, che però ha poi deciso di vaccinarsi e successivamente è deceduto. «Gli è stato fatto il lavaggio del cervello – ha detto Boros alla conferenza –. Non me l’ha detto. Ero molto arrabbiato. Volevo dargli una sculacciata. Ha fatto entrambe le dosi». Boros ha tolto al padre l’ivermectina dopo aver scoperto che era vaccinato, per poi incolpare il vaccino della sua morte.
Lo stesso Boros aveva già criticato in passato l’operato di Anthony Fauci, principale interlocutore della Casa Bianca sulle questioni riguardanti il coronavirus e i vaccini. Su Facebook lo aveva accusato di aver bocciato i trattamenti con l’ivermectina soltanto per “arricchire le cause farmaceutiche”. L’antiparassitario, usato principalmente sul bestiame, non è mai stato approvato dalla Food and Drug Administration (Fda) come trattamento anti-virus. Anzi, gli esperti ritengono che assumerlo in grandi quantità possa compromettere seriamente la salute dei pazienti.
Anche il medico di famiglia John Littell, organizzatore principale della conferenza in Florida, ha contratto l’infezione dopo l’evento. E anche lui si è sempre professato contrario ai vaccini, sostenendo di poter trattare il virus con l’ivermectina. Al Daily Beast ha dichiarato che i partecipanti al congresso sono stati circa 800 e che per ora i sette contagiati “stanno tutte bene”. La realtà, tuttavia, sembra molto diversa. Boros, per esempio, è gravemente malato nella sua casa di Key West. Rifiuta le cure in ospedale e insiste sulle terapie domiciliari.
Redazione Nurse Times
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