“Un atto vergognoso e senza senso, inconcepibile da giustificare semplicemente come un gioco da ragazzi”. Questo il giudizio di Giampaolo Giannoni, coordinatore toscano del sindacato degli infermieri Nursind, sull’episodio avvenuto ieri sera a Firenze, nell’ambito di una manifestazione pubblica organizzata per la tradizionale Festa della Rificolona.
Al termine della festa, infatti, è stato dato fuoco al fantoccio raffigurante una infermiera dedita a effettuare i tamponi Covid, con tanto di vestiario d’ordinanza.
“Siamo sconcertati dall’atto in sé, dal fatto che nessuno degli organizzatori abbia riflettuto sulla natura offensiva del gesto né obiettato di fronte a un gesto profondamente diseducativo svolto davanti a un gruppo di bambini. Ma anche dal totale disinteresse manifestato dalle Istituzioni pubbliche, che hanno liquidato il falò dell’infermiera come un gesto che voleva essere di buon auspicio nella battaglia contro il Covid”, sottolinea Giannoni.
“Tali giustificazioni sono altrettanto offensive nei confronti di lavoratori che hanno combattuto in prima linea in oltre un anno di pandemia, mettendo a rischio la salute propria e dei propri cari, sacrificandosi in prima persona senza risparmiarsi e che ancora attendono un riconoscimento concreto per lo sforzo protratto per tutto questo tempo – prosegue il sindacalista – Ci hanno chiamati eroi e poi ci bruciano in piazza: una parabola fin troppo scontata per essere sopportata. Le Istituzioni – conclude – si dissocino ufficialmente da questo gesto”.
Redazione Nurse Times
Fonte: Corriere Fiorentino
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