Home Infermieri Fials Lombardia: “A fine emergenza Covid è cambiato poco o nulla per il personale sanitario”
InfermieriNT NewsPolitica & Sindacato

Fials Lombardia: “A fine emergenza Covid è cambiato poco o nulla per il personale sanitario”

Condividi
Fials Lombardia: "A fine emergenza Covid è cambiato poco o nulla per il personale sanitario"
Condividi

La segreteria regionale del sindacato, attraverso il comunicato che segue, esprime la propria amarezza per il mancato riconoscimento delle dovute tutele.

I professionisti e gli operatori sanitari sono stanchi per il prolungato impegno fisico e psicologico. Sono demotivati, dimenticati nei riconoscimenti di quelle poche, sacrosante tutele solo formalmente mantenute, ma poi disconosciute all’atto pratico. Sono rassegnati perché nulla o poco è cambiato a loro favore. Si sentono stritolati dagli ingranaggi di un sistema sanitario che non ha saputo/voluto riconoscere la dignità del loro ruolo.

Come segreteria regionale, non intendiamo ripercorrere con esempi concreti quanto già palesemente veicolato e rivendicato dai nostri colleghi in ogni contesto territoriale, con ogni strumento sindacalmente percorribile (riunioni sindacali, assemblee del personale, testate giornalistiche, scioperi, social media, ecc.). Ci limitiamo a ribadire che il sistema non ha risposto con adeguatezza, tempestività e onestà.

“Regione Lombardia ha stanziato nel tempo fondi assegnati dallo Stato per garantire prestazioni aggiuntive e smaltimento delle liste d’attesa (vedasi ultima DGR in merito al piano per le liste diattesa anno 2022) – dichiara Roberto Gentile, segretario generale di Fials Lombardia -, con parziale riconoscimento incentivante ai professionisti coinvolti. Sappiamo tutti, però, che si tratta di un piccolo ‘ammortizzatore a tempo’, sicuramente insufficiente per colmare i fabbisogni crescenti che oggi si riscontrano in lungo e in largo sul territorio lombardo”.

Prosegue Gentile: “Da ciò la nostra amarezza, legittimamente espressa nelle sedi istituzionali. Abbiamo chiesto ancora una volta alla Regione di essere presente con una propria politica di cambiamento, quanto mai opportuna, che almeno inizialmente possa esprimersi con stanziamenti premianti regionali, a contrappeso anche di un’insignificanza economica insita nei passaggi contrattuali degli ultimi anni (tra l’altro ampiamente calmierati da imposizioni fiscali eccessive)”.

Quanto sopra per rivendicare un primo riconoscimento, pur non totalizzante, del prezioso contributo e sostegno offerto dal personale di un settore che ha saputo confermare la centralità e l’indispensabilità del proprio ruolo nell’ambito della nostra regione.

Redazione Nurse Times

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Indagine Nursing Up: "Il 60% degli infermieri lascerebbe il lavoro"
NT News

Aumenti da oltre 7.000 euro per ministri e sottosegretari: e gli stipendi di infermieri, oss e operatori sanitari?

Mentre l’Italia affronta una crisi economica che colpisce duramente milioni di cittadini,...

Campania, via libera al concorso unico regionale per l'assunzione di oss: bloccati gli altri bandi
ConcorsiLavoroNT News

Concorso OSS in Campania: 1274 posti Disponibili! Al via le domande

È ufficiale: il tanto atteso Concorso Unico Regionale per Operatori Socio Sanitari...

Nursing Up, Nursind e Opi Grosseto: "Quando comincia a scorrere la graduatoria per l'assunzione di nuovi infermieri?"
InfermieriNT NewsPolitica & Sindacato

Specializzazioni sanitarie: arrivano le borse di studio, ma gli infermieri restano esclusi

Una recente proposta di emendamento alla Legge di Bilancio, firmata dall’onorevole Marta...